FUTURA, UNA STORIA SULL'AMORE PER LA MUSICA DI GRANDE IMPATTO VISIVO

Bello da vedere, Il film di Lamberto Sanfelice, al suo secondo lungometraggio dopo Cloro, è però indebolito dal 'doppio binario' narrativo che finisce per risultare irreconciliabile. Da giovedì 17 giugno al cinema.

Paola Casella, giovedì 10 giugno 2021 - Recensioni

Louis guida un taxi notturno e accompagna Lucìa, una trans cilena, nelle tappe di spaccio di droga attraverso una Milano senza nome. Louis, cresciuto a Parigi e è figlio di un celebre musicista jazz, ha ereditato dal padre tanto il talento musicale quanto la paura di non esserne all'altezza. Per questo, invece di dedicarsi anima e corpo alla carriera di trombettista, compie quelle scorribande notturne che gli procurano il denaro per mantenere l'ex moglie Valentina e la figlia Anita, anche lei dotata di grandi capacità musicali al pianoforte. Riuscirà Louis ad uscire dai giri sordidi della droga, fare onore al suo genio artistico e ritrovare il dialogo con Anita e Valentina?


Dopo il debutto con il lungometraggio Cloro, unico film italiano selezionato al Sundance Film Festival nel 2015, Lamberto Sanfelice torna al grande schermo con Futura, coproduzione franco-italiana che conferma il suo innegabile talento per la regia, un talento fortemente pittorico e ispirato all'arte figurativa in generale, qui anche coadiuvato dalla bellissima fotografia di Luca Bigazzi.

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