L'artista siciliano si è spento a 76 anni nella sua casa di Milo. Amatissimo dal pubblico, ha attraversato (senza mai smettere di sperimentare) cinque decenni di musica e si è cimentato con successo anche con la pittura, la scrittura, la filosofia e la regia cinematografica. Perduto amor e Musikanten tra i film da lui diretti.
Si è spento nella sua casa di Milo, a 76 anni, Franco Battiato.
Nato a Jonia il 23 marzo del 1945, è stato nella sua vita tantissime cose. Cantautore innanzitutto, che a partire dagli anni Settanta ha firmato alcuni dei brani più suggestivi del Novecento, da "La cura" a "Centro di gravità permanente", da "Voglio vederti danzare" a "E ti vengo a cercare". La sua musica ha attraversato cinque decenni ma anche innumerevoli generi, passando - album dopo album - dal pop alla musica classica, ma anche all'elettronica, al rock, all'avanguardia, alla musica etnica.
Anche dai testi delle sue canzoni, oltre che dalla sperimentazione di nuovi generi musicali, traspaiono i suoi eclettici interessi: dall'esoterismo alla filosofia, fino alla meditazione orientale, accompagnato dall'amico di sempre Manlio Sgalambro.
Ma Battiato è stato anche pittore, scrittore, filosofo, compositore e regista cinematografico. Tra i film da lui diretti ricordiamo Perduto Amor (2003), originale storia di formazione ambientata tra la Sicilia e Milano negli anni '50 e '60, con la quale vince il Nastro d'argento 2004 come miglior regista esordiente, e Musikanten, con cui nel 2005 ha diretto Jodorowsky nel ruolo di Ludwig Van Beethoven.
I funerali si svolgeranno in forma privata.