Una seconda stagione spettacolare ma poco attenta alla narrazione e all'eterogeneità stilistica. Dal 14 maggio su Netflix.
Elettrodomestici automatizzati che impazziscono; ragazzi che ammirano le balene aliene mentre saltano sul ghiaccio; un astronauta ferito, intrappolato con un robot sanguinario; un viaggio in treno nel mezzo di una sinistra pianura; due bambini che sperano di incontrare Babbo Natale; un agente immortale addetto ad arginare il rischio della sovrappopolazione; un misterioso fuggiasco nascosto in un deserto alieno; un gigante spiaggiato a cui presto ci si abitua.
Sono i punti di partenza narrativi degli otto cortometraggi della nuova stagione di Love Death + Robots che però, con poche eccezioni, si fanno notare solo per la qualità tecnica.