PROSSIMA FERMATA - FRUITVALE STATION È UN FILM PROFETICO. LA STORIA TORNA E RITORNA

La morte del ventenne Daunte Wright a Minneapolis richiama il film di Ryan Coogler che racconta una storia simile.

Pino Farinotti, mercoledì 14 aprile 2021 - Focus

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Michael B. Jordan (38 anni) 9 febbraio 1987, Santa Ana (California - USA) - Acquario. Interpreta Oscar nel film di Ryan Coogler Prossima Fermata - Fruitvale Station.

L’America si confronta con un’altra vicenda che sta provocando una guerriglia. Un ragazzo afroamericano è stato ucciso da una poliziotta a Minneapolis. Daunte Wright, ventenne, è nella macchina che i genitori gli hanno appena regalato. La polizia lo ferma per una piccola infrazione. Gli agenti rilevano che su Wright c’è un mandato di arresto. Cercano di ammanettarlo ma lui si libera e risale in macchina per darsi alla fuga. Il video della polizia mostra una poliziotta che urla taser taser ma poi spara con una pistola vera. Il ragazzo riesce comunque a partire ma la macchina si schianta qualche metro più avanti. Quando arrivano gli agenti, Daunte è morto. La poliziotta ha detto di essersi sbagliata, credeva di avere impugnato il taser, non la pistola.

La morte di Wright è l’ultima di una lista drammatica. Minneapolis richiama il nome di George Floyd, morto in quella città il 25 maggio del 2020. L’immagine del poliziotto Derek Chauvin che immobilizza Floyd tenendogli per molti minuti il ginocchio sul collo, fecero il giro del mondo e suscitarono manifestazioni di protesta in tutta l’America. 

E ancora. E. Peterson, 21 anni, afroamericano, il 31 ottobre dello stesso anno venne ucciso dalla polizia a Vancouver, Stato di Washington. Si accese la polemica dell’arma che Peterson avrebbe estratto. Ma ci furono testimonianze diverse.

Questa premessa per richiamare un film che racconta una storia simile, creò un vasto dibattito e si rivelò tragicamente profeticoProssima fermata - Fruitvale Station è del 2013, ed è scritto e diretto da Ryan Coogler. Protagonista l’afroamericano Michael B. Jordan, classe 1987, che sta scalando la popolarità.

Il film racconta la vicenda di Oscar Grant, ucciso dalla polizia di Oakland, il primo gennaio del 2009. Oscar rientrava alle prime ore del mattino di Capodanno e venne fermato alla stazione di Fruitvale dalla polizia. L’agente Anthony Pirone dopo averlo ammanettato, lo colpì più volte al capo. Un altro agente, Mehserle gli sparò il colpo mortale. I due mentirono agli investigatori dicendo che Grant reagiva con violenza all’arresto. Ma ci fu qualcuno che riprese la scena con un cellulare. E così la storia di Oscar Grant divenne uno dei primi video virali, innescò proteste in tutti gli Stati e creò le basi di quello che sarebbe diventato il movimento dei Black Lives Matter.

L’agente Mehserle, già in precedenza denunciato per violenza e maltrattamenti, se la cavò con una condanna a due anni per omicidio colposo. In prigione fece solo undici mesi. I nomi degli agenti, per ragioni di privacy, nel film sono stati cambiati: si chiamano Caruso e Ingram, gli attori sono Kevin Durand e Chad Michael Murray. Tutto questo viene raccontato nel film di Coogler, che è un po’ il mentore di Michael B. Jordan. Lo avrebbe diretto successivamente nel ruolo del pugile Adonis Creed in Creed - Nato per combattere (2015) e in quello di Erik Killmonger in Black Panther (guarda la video recensione) (2018).

Prossima fermata - Fruitvale Station, per la natura dell’argomento ha avuto una gestazione complessa. Ryan Coogler si stava laureando in arti cinematografiche alla University of Southem California, quando Grant fu assassinato. Decise allora di fare un film su quell’episodio. La passione lo portò a superare tutti gli ostacoli di censura e burocrazia.

I premi sono arrivati a pioggia. Alcuni importanti: “Miglior film di debutto” a Cannes, “Gran premio della giuria” al Sundance Film Festival. 
Un’opera di qualità, che merita.  

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