I CARE A LOT, UNA COMMEDIA NERISSIMA SUL SOGNO AMERICANO

«Il vero sogno americano non è quello che provano a venderci». Rosamunde Pike ed Eiza González raccontano a MYmovies il film che le vede protagoniste, ora disponibile su Prime Video.

Andrea Fornasiero, venerdì 19 febbraio 2021 - Incontri

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Rosamund Pike (Rosamund Pike ) (45 anni) 27 gennaio 1979, Londra (Gran Bretagna) - Acquario. Interpreta Marla Grayson nel film di J Blakeson I Care a Lot.

I Care a Lot è una commedia nerissima sul sogno americano, che la protagonista Marla insegue con spregiudicatezza. La sua carriera si basa sullo sfruttamento degli anziani rimasti senza nessuno ad accudirli. In accordo con una dottoressa e con il direttore di una clinica, oltre che spalleggiata da un giudice distratto, Marla prende il controllo delle loro finanze, spolpandole come un avvoltoio senza commettere nulla di illegale. Ma un bel giorno mette le mani sulla vecchia sbagliata e si ritrova nel mirino del crimine organizzato, nemmeno questo però frena la sua ambizione...

Ne abbiamo parlato con la protagoniste Rosamund Pike ed Eiza González, che interpretano rispettivamente Marla e la sua spalla e amante Fran.

Pike ci ha raccontato: «Ho subito apprezzato questo progetto perché il copione era scritto molto bene e presentava da un punto di vista sorprendente un soggetto estremamente spiacevole. È una realtà terribile che viene raccontata però non dalla vittima, bensì da chi se ne approfitta. Diventa così una satira, ma dove c'è anche una sorta di complicità con Marla perché è ambiziosa, sicura di sé, come un'amazzone che però indossa vestiti firmati».

Il personaggio di Fran, che si veste casual e non si trucca, appare in modo molto diverso da Marla, ma la loro è una totale comunione di intenti come ci ha raccontato Eiza González: «Credo che Fran sia altrettanto ambiziosa ma abbia una prospettiva diversa. Lei è quella che tiene Marla un po' a terra, ha un passato tra i cacciatori di taglie e conosce la criminalità. Credo che Marla diventi amabile grazie a Fran, al fatto che la ama, credo si completino. Fran ama Marla completamente, vorrebbe essere come lei, soprattutto riguardo le minacce degli uomini a cui Marla rifiuta categoricamente di piegarsi».

Per Pike si tratta di rimettere i panni di una donna estremamente astuta, un po' come era stata Amy, il personaggio che le ha dato grande successo in Gone Girl: «Marla e Amy sono simili per certi versi: sono entrambe donne smascherate ed è una cosa coraggiosa e intrigante per il pubblico. Hanno un'intelligenza diabolica, terrificante, dove la malvagità è accompagnata dal genio. Ma Amy ha commesso un omicidio a sangue freddo, Marla invece non infrange la legge, non usa la violenza per uccidere, anche quando è messa alle strette si limita ai taser. Trova la violenza scorretta, le piace muoversi all'interno del sistema, è il suo modo di vedere le cose. È la legge stessa che è strutturata perché quelli come lei possano commettere le loro truffe alla luce del sole. Ciò detto sono sicura che esistano guardiani legali del tutto onesti, ma il sistema è fallato. Siamo tutti coscienti oggi che la cura dei deboli e dei malati, purtroppo, sia diventato un business per certe persone».

Anche Eiza González ritiene che le disavventure delle ciniche protagoniste siano avvincenti proprio perché sono donne: «Credo che le azioni di Marla presentino un problema ben reale, che il film racconta in modo piuttosto particolareggiato. Ma mostra anche come le donne siano svantaggiate in questo mondo e come Marla faccia – a suo modo – del suo meglio per emergere. Il mondo lascia poco spazio alle donne e una donna in carriera, in certi ambiti, è ancora oggi una notizia: è una cosa ridicola, ma purtroppo è così. Sono insomma due antieroine e si dice che la cosa più rivelatrice su un essere umano è come tratta gli animali e le persone che ama. E in questo senso credo che quando Marla è con Fran sia una donna diversa. Anche in Baby Driver avevo un personaggio simile, a cui il personaggio di Jon Hamm, che era un criminale spietato, tiene davvero alla follia».

Rosamund Pike infine ha voluto chiarire che il film «Non racconta di due donne che combattono contro gli uomini. Credo siano semplicemente ambiziose, la loro non è una “gender war”. Mi piace che il fatto che siano queer e che sia stato semplicemente inserito nel film senza che sia al centro del dramma. Mi piace come mostri che tutti possano essere amati da qualcuno».

Eiza González invece ha concluso con una riflessione sull'American Dream: «Il sogno americano è agrodolce, non è un paradiso, è qualcosa che desideriamo ma richiede un sacco di lavoro. Il vero sogno americano non ha niente a che fare con il modo in cui ci viene venduto. Il mio si è avverato, sono a Hollywood, ma sono anche circondata da persone di enorme talento, è un ambiente molto competitivo. D'altra parte sono molto contenta che la mia posizione mi permetta di scegliere anche progetti come questo, che mostrino le donne e il loro rapporto con l'American Dream in modo diverso».

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