BOTOX, UN TOCCO NOIR ALLA FARGO NEL REALISMO DI UN DEBUTTO CHE MOSTRA UN IRAN INEDITO

La bugia di due sorelle sulla scomparsa del fratello comincia a diventare sempre più difficile e pericolosa da gestire. In Concorso al 38TFF.

Emanuele Sacchi, mercoledì 25 novembre 2020 - Recensioni

Azar e Akram sono sorelle e non potrebbero essere più diverse tra loro. Cinica e intraprendente la prima, che lavora in un centro estetico, ingenua e istintiva la seconda, affetta da un ritardo mentale. Quando il compagno di Azar la convince a coltivare in una serra funghi allucinogeni le sorelle coinvolgono Emad, il fratello, innamorato della lingua tedesca e intollerante alle sciocchezze compiute da Akram.

Il realismo iraniano incontra la tradizione del noir grottesco americano in un connubio inconsueto. C'è qualcosa di Fargo nel primo lungometraggio di Kaveh Mazaheri, come tutti hanno evidenziato, ma anche di Soldi sporchi, per l'incrocio di clima innevato, legami di sangue e dinamiche criminali.

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