L'attore è tra i protagonisti del nuovo film di Delépine e Kervern Imprevisti digitali. Da oggi al cinema.
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Considerato uno degli attori più promettenti della commedia francese, Lacoste ha cominciato a recitare giovanissimo. Aveva solo quindici anni quando, sempre a Cannes (ma nella sezione Quinzaine des Réalisateurs), si presentava alla stampa. Un ruolo da protagonista nel bel Il primo bacio, certo, ma una parte e una recitazione non abbastanza incisive da lasciare qualche residuo internazionale.
Quasi un decennio dopo, con addosso numerosi ruoli comici, affronta quello che secondo molti è uno dei personaggi più difficili della sua neonata carriera: un giovane che si innamora di un uomo più grande affetto da HIV (interpretato da Pierre Deladonchamps). Il film è Plaire, aimer et courir vite. Una performance ricca di sfumature e sottigliezze drammatiche che ben sfrutta le profondità di un aspetto che si mantiene ancora innocente, all'interno del quale, attraverso piccoli gesti, tic nervosi, cambi di tono della voce, si celano angosce, fragilità e insicurezze di un primo amore che teme la morte.
Che cosa è dunque cambiato in tutto questo tempo? Una migliore introspezione, l'enfasi sulle parole all'interno di una battuta, la capacità di rimanere in silenzio e di continuare a essere qualcun altro.