Mine Vaganti, L'uomo perfetto, Bordertown. Ecco i film in programma questa sera in TV.
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La famiglia Cantone è proprietaria di uno dei più importanti pastifici del Salento. La nonna aprì l'azienda assieme al cognato, di cui è stata segretamente innamorata per tutta la vita, e ora quegli impulsi sopiti ricadono sulle abitudini di una famiglia schiava del perbenismo alto-borghese. Il rientro a casa del rampollo più giovane Tommaso, trasferitosi a Roma per studiare economia e commercio, è il momento per la famiglia di sancire ufficialmente il passaggio della gestione aziendale ai due figli maschi. Tommaso è pronto a sconvolgere i piani del pater familias dichiarando apertamente la propria omosessualità.
Grande schermo, pubblicità. Parafrasando le parole di una canzone di Vasco, ci immergiamo nell'ultima fatica di Luca Lucini, regista pubblicitario di talento, non totalmente convincente nella sua prima opera, Tre metri sopra il cileo, che stavolta sfrutta al meglio le sue capacità e una storia come tante con tuttavia diversi momenti divertenti.
Siamo a Milano. Lucia, creativa in un'agenzia di advertising, legata da un'amicizia eterna alla apparentementesvampita Maria, è innamorata da anni di Paolo. Purtroppo il ragazzo da sogno convolerà a nozze proprio con l'amica. Il tentativo estremo di distrarre Maria dal matrimonio la condurrà alla consapevolezza di essersi fossilizzata su un amore quando invece ne possono esistere altri.
La città di Juarez, al confine tra Messico e Stati Uniti, è una delle principali vittime del BAFTA, il trattato che avrebbe dovuto portare lavoro nello stato latinoamericano limitando l'immigrazione negli States.
Qui un personale a prevalenza femminile produce televisori, computer... che verranno poi venduti a prezzi contenuti negli Usa e nel mondo.
Queste donne, in gran parte giovani, godono di poche garanzie sul piano lavorativo, e di nessuna su quello della dignità della persona. Centinaia di loro sono state infatti rapite, stuprate e uccise senza che le autorità locali andassero oltre le formalità di rito.
In un futuro in cui una grande guerra ha distrutto le città e reso necessario un mutamento nell'organizzazione delle società, la razza umana vive divisa in cinque caste la cui appartenenza non si dà per nascita ma per scelta individuale al compimento della maggiore età.
I Candidi (sempre sinceri) si occupano di esercitare la legge, i Pacifici (sempre gentili) coltivano la terra per sfamare tutti, gli Eruditi (sempre a conoscenza di tutto) sono insegnanti e ricercatori, gli Abnegati (altruisti) si occupano di governare e infine gli Intrepidi si occupano della protezione.
Al momento di compiere un test sulla personalità utile a capire a quale gruppo si è più affini Beatrice Prior risulta Divergent, cioè non affine a nessuna categoria, un risultato rarissimo che la mette in pericolo. L'ordine sociale infatti impone di eliminare quelli come lei poichè la loro stessa esistenza è una minaccia all'ordine così costruito.
Celando la sua natura Beatrice sceglie gli Intrepidi e comincia il suo addestramento a una vita di cui non è certa.
Fellini celebra se stesso, simulando di concedere un'intervista sui suoi quarant'anni e oltre a Cinecittà. Da quando arrivò, timido provinciale, alla rievocazione dei suoi anni gloriosi come regista della Dolce vita (Mastroianni e Anita Ekberg rivedono loro stessi nel 1959 nella Fontana di Trevi). La morale del film? Che il cinema continua a vivere (e Fellini ne è un po' il simbolo) nonostante il cambiare della moda e l'offensiva della tv.