RED SNAKE, UNA VISIONE DIFFERENTE DELLA CONDIZIONE DELLE DONNE CURDE

Un cast tutto al femminile per un film ispirato alla storia vera del Premio Nobel Nadia Murad. Disponibile dal 18 giugno on demand.

Giancarlo Zappoli, mercoledì 17 giugno 2020 - Recensioni

Nell’agosto del 2014 alcuni villaggi dell’Iraq occidentale vengono attaccati dall’ISIS. Lì vivono comunità curde yazidiche la cui religione risale alla Mesopotamia dell’antichità. L'autoproclamato califfato viene contrastato da brigate formate da volontari provenienti da tutto il mondo. Alcuni di essi sono donne che si uniscono alle combattenti curde.

Nel 2018 a Cannes era stato presentato Girls of the Sun diretto da Eva Husson impegnato a raccontare le vicende di donne impegnate per la liberazione del Kurdistan. Quel film, pur con qualche elemento apprezzabile, finiva con l’essere troppo inficiato da una retorica che andava ad intaccare l’importanza del messaggio.


È positivo che ancora una donna abbia deciso di affrontare l’argomento riuscendo, pur con qualche punta di forzatura emotiva soprattutto nel commento musicale, a offrire una visione differente della condizione delle donne curde e, nello specifico, di una minoranza al loro interno.

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