La storia di una coppia osteggiata che diventa fotografia dei giorni d'oggi. Dal 28 maggio su RaiPlay.
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Giuseppe è il proprietario di un bar presso una stazione di servizio in Puglia. Fa ancora prezzi popolari ed è famoso fra gli abitanti dei paesi limitrofi per la sua bontà d'animo. Quando sua moglie muore all'improvviso si ritrova a gestire da solo il bar che porta il suo nome, e i figli Luigi e Nicola non sono in grado di aiutarlo: il primo perché è un tossicodipendente che campa di espedienti; il secondo perché fa il panettiere, ha moglie e figli e altro a cui pensare. Così Giuseppe decide di assumere una cameriera, e fra i tanti in cerca di lavoro sceglie Bikira, figlia diciottenne di immigrati africani. Non immagina che fra lui e la ragazza nascerà un sentimento forte ed esclusivo, contro il parere dei figli e quello della comunità locale, resistente all'idea di una coppia formata da un uomo bianco anziano e un'adolescente di colore.
C'è qualcosa di Hopper in quella stazione di servizio desolata, con l'insegna rotante in cima e il niente intorno. C'è anche qualcosa dell'etica dei Dardenne in questa storia di un padre assoluto, dotato della pietas che dovrebbe appartenere a qualsiasi genitore.
Giulio Base dirige un film che segna una svolta per la sua filmografia. Lo fa affidandosi a Ivano Marescotti che regala “un'interpretazione intima e trattenuta, ricca di sfumature e mezzi toni”.
Presentato nella sezione Riflessi alla scorsa Festa del Cinema di Roma, Bar Giuseppe arriva ora direttamente on demand su RaiPlay. Si potrà vedere gratuitamente il film sulla piattaforma a partire da giovedì 28 maggio.