UNDINE, LA VIDEO RECENSIONE DEL FILM DI CHRISTIAN PETZOLD

Al cinema dal 24 settembre, un film emotivamente potentissimo, ermetico da comprendere, emozionante da vedere. Recensione di Roberto Manassero, legge Roberta Azzarone.

A cura della redazione, giovedì 10 settembre 2020 - Video recensione

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Storica in un museo di Berlino, Undine è stata lasciata da Johannes, nonostante lui abbia giurato di amarla per sempre. All'improvviso, nel bar del museo compare il sommozzatore Christoph, ed è amore a prima vista. Undine ricostruisce la sua vita, come Berlino ha ricostruito più volte sé stessa.

Petzold rielabora alla sua maniera la figura mitologica dell'ondina, creatura marina del folklore europeo, con una storia d'amore e vendetta che si sviluppa nel corpo fisico di Berlino, tra architettura e cinema.

Il film ha una struttura perfettamente congegnata: può apparire oscuro, eppure nella sua progressione cantilenante è emotivamente potentissimo. È la storia di un amore che finisce, rinasce, muore ancora e poi ricomincia, sempre uguale a sé stesso e sempre diverso. Il mito resta intatto ma il cinema lo aggiorna, riportandolo dall'universale al particolare, dall'esistenza eterna alla vita mortale.

Presentato in Concorso alla 70. Berlinale, dove la protagonista Paula Beer si è aggiudicata il premio come Migliore Attrice, Undine sarà al cinema da giovedì 24 settembre, distribuito da Europictures.

Roberta Azzarone interpreta la recensione di Roberto Manassero.

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