L'ex Harry Potter è un letale pistolero in un mondo condizionato dal videogioco illegale Skizm. Ora disponibile su Amazon Prime Video.
Continua la personale ricerca di film alternativi che lo portino lontano dal personaggio che lo ha reso una star mondiale: Daniel Radcliffe nel tentativo di sfuggire a Harry Potter diventa in Guns Akimbo - ora disponibile su Amazon Prime Video - un letale pistolero in un mondo condizionato dal video gioco illegale Skizm.
Il titolo del film fa riferimento all'akimbo, un'arte marziale in cui si brandiscono due armi, una per ogni mano, durante un combattimento.
Siamo in un futuro alternativo non molto lontano dal nostro, dove ha raggiunto grandissima popolarità un video gioco violentissimo - lo Skizm - in cui assassini e psicopatici si sfidano in duelli mortali. A governare il gioco è il signore del crimine Riktor. Quando un normalissimo programmatore di computer, Miles Lee Harris, insulta il gioco e i suoi giocatori su un forum, Riktor per ritorsione lo fa rapire, lo droga e gli fa innestare nelle mani due pistole. Armato in questo modo, Miles è costretto, per salvare la sua vita e quella della sua ex ragazza, a partecipare a Skizm e a confrontarsi con la mortale e folle assassina Nix. Comincia così per Miles una battaglia che metterà in luce diversi suoi talenti nascosti e una vena di violenza sempre rimasta sopita.
Il film è un ipercinetico action in salsa neozelandese dove non manca l'ironia, come ci ha abituati il regista e sceneggiatore del film Jason Lei Howden, giunto alla sua seconda opera dopo il lavoro del 2015 Deathgasm.
Nel cast, oltre a Daniel Radcliffe, troviamo l'attore Ned Dennehy nei panni del malvagio Riktor. Da sottolineare la partecipazione a Guns Akimbo anche di Samara Weaving, nipote di Hugo Weaving, il mitico Agente Smith della trilogia di Matrix. Prendono parte al film anche Natasha Liu Bordizzo, Rhys Darby e Milo Cawthorne, che nel primo film del regista (Deathgasm) era il personaggio principale.
Alla uscita di Guns Akimbo non sono mancate le polemiche per la violenza del film, ma anche le discussioni in merito ai troll sui social e agli attacchi gratuiti di cui si rendono protagonisti.