Uno spaccato toccante della vita del grande regista, alla ricerca di una sua libera espressione artistica. Da giovedì 5 marzo al cinema.
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1930. Dopo lo scandalo suscitato nella società fascista e clericale dell’epoca, con il suo primo lungometraggio L’âge d’or, il cineasta Luis Buñuel prende le distanze da Salvador Dalì, con il quale aveva collaborato nei suoi primi lavori e con il quale si era imposto come voce autorevole della cultura surrealista. Grazie ad un colpo di fortuna e alla generosità del suo amico Ramón Acín, Luis inizia la lavorazione del documentario Las Hurdes.
«Nel film Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe quello che ho cercato di fare è interpretare quel giovane artista, non come il famoso regista che sarebbe diventato, ma com'era all'inizio della sua carriera quando quasi nessuno lo conosceva, solo un ragazzo di nome Luis».
In una suggestiva combinazione di animazione ed estratti di immagini e musiche dall’opera filmica originaria, Buñuel – Nel Labirinto delle Tartarughe racconta uno spaccato toccante della vita del grande regista, alla ricerca di una sua libera espressione artistica: i nodi irrisolti del suo passato, la frustrazione rispetto alla fama di Dalì, il difficile rapporto con una figura paterna austera e distante, la sua formazione religiosa e la successiva dissacrazione dei modelli borghesi e clericali, il talento innato nel raccontare storie.
Diretto da Salvador Simó, Buñuel - Nel labirinto delle tartarughe sarà al cinema da giovedì 5 marzo, distribuito da Draka.