Torna più scatenata che mai l'antieroina di Margot Robbie, ma il film non ha la sua stessa brillantezza. Recensione di Andrea Fornasiero, legge Gaia Petronio.
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Dopo essere stata lasciata da Joker, Harley Quinn si ritrova braccata da nemici in cerca di vendetta, su tutti l'egocentrico Black Mask. Per salvarsi la pelle scende a patti con loro e si mette sulle tracce di un diamante, finito nelle mani della giovane Cassandra Cain.
Accompagnato dall'onnipresente voce over della protagonista, il film è un continuo salto avanti e indietro in una storia pasticciata e sopra le righe, che respira solo nelle spettacolari scene d'azione. Sebbene il tasso di violenza sia alto, il tono vorrebbe essere giocoso come un cartoon. Il film però non è supportato da una scrittura brillante. E non bastano nemmeno la bellezza e il carisma delle attrici a rendere sopportabili le parti più verbose.
In occasione dell'uscita al cinema di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, Gaia Petronio interpreta la recensione di Andrea Fornasiero.