Il 26 settembre del 2008 è scomparso uno degli attori più longevi, credibili e intelligenti della storia del cinema.
Ieri ho visto sui Tg due servizi dedicati a Paul Newman, morto il 26 settembre di undici anni fa, a 83 anni. È doveroso ricordarlo, e ne sono felice. L'ho citato in un pezzo sull'ultimo film di Tarantino, omologando Pitt e DiCaprio ai "padri" De Niro- Pacino e ai "nonni" Brando-Newman delle generazioni precedenti. Prendendo le distanze dalla mia attitudine passatista, ho comunque scritto di non avere dubbi: vincono i nonni. Se ciascuno di noi elegge un modello, un identificatore, il mio era Paul Newman, che è stato longevo e intelligente, credibile nei ruoli fino a tarda età.
Nel privato è stato attento e attivo, sempre schierato dalla parte liberal,
spesso in prima fila nelle manifestazioni sui diritti umani e sui temi sociali progressisti e sempre a sostenere il candidato democratico alla presidenza. Estraggo uno stralcio dalla biografia che ho scritto quando era ancora vivo:
"I sessanta sono il suo decennio. Il personaggio è pronto: è cinico, ma non del tutto, ha un rapporto difficile con le donne, si connota come eroe moderatamente maledetto, in contrasto con l'autorità e dalla parte dei deboli, debole, apparentemente, a sua volta. Ha quarant'anni, è consapevole e maturo."
Esemplare è il finale di Detective's Story, nella parte del poliziotto privato Lew Harper. Ha scoperto che l'assassino è il suo migliore amico. Gli dice "Ti sei candidato a governatore dello Stato della California. E' normale che un governatore non esiti a commettere un omicidio? Fa pensare." E così, con la morte nel cuore, decide di fare ciò che è giusto fare. Lo denuncia. Quello era Newman.
Anni fa la Barilla lo assunse per uno spot (che cito nella scheda). Il pubblicitario Gavino Sanna mi disse che Newman volle che il compenso, tanti soldi, fosse devoluto interamente a un'organizzazione per il recupero dei giovani. Newman, è notorio, ha perso un figlio per droga.
LEGGI LA BIOGRAFIA DI PAUL NEWMAN FIRMATA PINO FARINOTTI