WHIPLASH, UN'OPERA RUVIDA E DURA SULLA RICERCA DISTRUTTIVA DEL SUCCESSO

L'accurata scelta del cast rende il film di Chazelle uno dei più memorabili degli ultimi dieci anni. Ora su TIMVISION.

Alessandro Buttitta, martedì 8 ottobre 2019 - Timvision

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Miles Teller (Miles Alexander Teller) (37 anni) 20 febbraio 1987, Downingtown (Pennsylvania - USA) - Pesci. Interpreta Andrew Neyman nel film di Damien Chazelle Whiplash.

In uno dei confronti più duri tra Terence Fletcher e Andrew Neiman, protagonisti di Whiplash, il maestro confida all'allievo che, nella lingua inglese, non esistono due parole più pericolose di "Buon lavoro!". È una frase che esemplifica perfettamente lo spirito di questo temerario e disturbante film di Damien Chazelle, da oggi tra le proposte di TIMVISION. Il regista, già entrato nell'Olimpo dei maestri della nona arte con il pluripremiato La La Land, firma un'opera dura, piena di tensione, ruvida in ogni suo passaggio, incentrata sulla ricerca distruttiva del successo.

Nel mondo ultracompetitivo della musica jazz ogni affermazione è necessariamente legata al raggiungimento della perfezione. Ne è consapevole fino alle estreme conseguenze Terence Fletcher, insegnante e direttore dell'orchestra del selettivo e prestigioso conservatorio Shaffer di Manhattan. Musicista rigoroso e implacabile, usa spesso e volentieri metodi brutali con i suoi studenti. Per lui non esiste ambizione se non accompagnata da un'ostinata determinazione; per lui non esiste determinazione se non supportata dall'ossessione.

Chi è vittima degli insegnamenti al limite di Fletcher è Andrew Neiman, giovanissimo batterista che è disposto a rinunciare a tutto, anche agli affetti più sinceri, per conquistare un posto tra i grandi della musica jazz. Allievo e maestro si incontrano, si confrontano, si scontrano. Lo fanno in nome di un'idea malsana di successo, lo fanno in nome di un percorso di crescita che non ammette né titubanze né cedimenti.

Film molto americano per struttura e sviluppo che ha nel conflitto tra i due personaggi in scena il suo centro di gravità, Whiplash ha vinto con merito tre premi Oscar.
Alessandro Buttitta

Dei tre Oscar vinti, uno, il più importante, è andato a J. K. Simmons, selezionato come migliore attore non protagonista nell'edizione 2015. La statuetta, conquistata beffando a sorpresa l'Edward Norton di Birdman, è il giusto tributo a un interprete dal volto riconoscibilissimo, apprezzato per i suoi tanti ruoli da comprimario. Piace ricordare, a tal proposito, la prova di spessore fornita in Oz, serie cult targata HBO in onda per sei stagioni tra il 1997 e il 2003. Gli altri due premi sono stati assegnati invece per il miglior sonoro e per il miglior montaggio.

L'accurata scelta del cast ha contribuito a rendere Whiplash uno dei titoli più memorabili degli ultimi dieci anni. Si prenda il caso di Miles Teller, autentica rivelazione del film, oggi tra gli interpreti più apprezzati della sua generazione. È impeccabile nel restituire le ansie e i turbamenti di Andrew, nel delinearne la voglia di emergere, nel dare forza alle sue ambizioni, nel mostrare fisicamente le sue frustrazioni. L'attore, ultimamente visto nei dieci episodi di Too Old to Die Young di Nicolas Winding Refn, ha convinto Chazelle anche per i suoi passati musicali. Difatti, come ha confidato in diverse interviste, Teller sa suonare la batteria, il sassofono e il pianoforte.

In foto una scena del film Whiplash.
In foto una scena del film Whiplash.
In foto una scena del film Whiplash.
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