Maresco si interroga sull'assenza e/o la manipolazione della memoria nei confronti di due difensori della legalità. Fa discutere, e tanto basta. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Roberta Azzarone.
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Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, Franco Maresco realizza un nuovo film trovando impulso da Letizia Battaglia, la fotografa che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia. A Letizia Maresco affianca Ciccio Mira, impresario e organizzatore di feste in piazza, che dallo Zen di Palermo dedica una serata a Falcone e Borsellino.
Memoria in bilico tra la celebrazione rituale e l'oblio - quando non è presente addirittura il disprezzo - che il regista riesce farci percepire con la consueta mancanza di filtri edulcoranti, in un film che vuole far discutere.
In occasione dell'uscita al cinema di La mafia non è più quella di una volta, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.