"Che sia benedetto lo scontro". È quanto ci indica, senza troppi giri di parole, la terza stagione di The Handmaid's Tale, al via oggi su TIMVISION con tre dei tredici episodi previsti. Sarà un'annata decisiva per la serie distopica tratta dall'omonimo romanzo di Margaret Atwood. È arrivato il tempo delle scelte difficili per i protagonisti in scena. Chi ha preso posizione sul campo di battaglia è June/Difred: dopo aver lasciato andare la figlia Nicole con Emily in Canada, per lei c'è solamente la resistenza perché il Sistema, qualunque esso sia, si può sconfiggere solamente dall'interno.

Sulla sua strada conta di trovare nuovi e imprevedibili alleati. Il primo nome sulla lista è senz'altro quello di Serena Joy Waterford, la quale non sembra più disposta ad accettare incondizionatamente l'ordine e la disciplina di Gilead. C'è da capire fin dove arriverà l'evoluzione del personaggio interpretato da Yvonne Strahovski, già messo a dura prova nel corso della seconda stagione.

Allo stesso tempo sono da decifrare le mosse di una delle figure più complesse della serie, ovvero il Comandante Lawrence (Bradley Whitford). Tra gli ideatori del regime, sembra provare dei rimorsi per quanto ha contribuito a creare. Se questi sono sufficienti per rinnegare sé stesso non è facile da prevedere.

In questa annata, presentata al Super Bowl con uno spot promozionale che invitava eloquentemente al risveglio delle coscienze del popolo americano, c'è poi da comprendere quale sarà il destino di Nicole, la figlia di June e Nick. Il suo viaggio, intrapreso con Emily (Alexis Bledel), sarà centrale nell'economia narrativa della serie. Resta infine da vedere che ne sarà di Zia Lydia (Ann Dowd), ora che le ancelle sembrano compatte sul piede di guerra.

La terza stagione vedrà l'ingresso di una nuova coppia di interpreti nel cast. Molta curiosità desta il ruolo affidato a Christopher Meloni. L'attore presterà le fattezze al Comandante Winslow, un uomo tanto carismatico quanto enigmatico che entrerà in contatto con i Waterford. La parte di sua moglie è stata affidata da Elizabeth Reaser. Da quanto appreso in fase di presentazione, la donna sarà una fonte di ispirazione per Serena Joy.

Sviluppata e distribuita da Hulu sul suolo americano, The Handmaid's Tale ha conquistato nove Emmy e tre Golden Globe imponendosi come migliore serie drammatica in entrambe le manifestazioni. Il volto simbolo dello show è ovviamente quello di Elisabeth Moss (Mad Men, Top of the Lake), interprete di June.

L'attrice è ben consapevole che il vento della rivoluzione può spingere il suo personaggio in un campo minato. "Per combattere il fuoco c'è bisogno di usare il fuoco", ha spiegato l'attrice. "Lei deve diventare più simile ai suoi nemici per poterli affrontare al meglio. Ora sa qual è la sua missione". La sua situazione è ancor più chiara per lo showrunner Bruce Miller: "Nei tredici episodi della terza stagione assistiamo a un processo che la porterà inevitabilmente a dei cambiamenti".