Nella scelta del Cinema di Sky e disponibile on demand, una commedia piena di eccessi, colori, battute e doppi sensi.
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A Napoli le feste o si fanno in grande o non si fanno. D'altronde, se nella sigla di un programma come 'Il boss delle cerimonie' si ammette candidamente che un matrimonio napoletano non può essere compreso da chi è nato a Milano, la situazione non è molto diversa per un diciottesimo. Lo si capisce in maniera inequivocabile seguendo Una festa esagerata, commedia di e con Vincenzo Salemme che mette in luce cosa vuol dire essere partenopeo.
Teresa, l'agguerritissima madre, è intenzionata a dare vita a un evento di cui tutta Napoli possa parlare. Infatti, non badando a spese, ha predisposto ogni cosa nei minimi dettagli: vestiario, catering, arredi, bomboniere. Per l'occasione ha pure ingaggiato una squadra di camerieri in modo tale da attirare le invidie e l'ammirazione degli invitati. Chi non vede di buon occhio tutto questo ambaradan è il marito Gennaro, costretto a soddisfare i capricci delle donne di casa e a pagare ogni loro sproposito.
I preparativi si complicano quando lo storico vicino di casa, l'anziano signor Scamardella, muore improvvisamente. È giusto festeggiare così in pompa magna con una cassa da morto al piano di sotto? La risposta tra scongiuri di ogni tipo arriva forte e decisa in questa commedia piena di eccessi, ricca di colori, strabordante di battute e doppi sensi, da oggi tra le prime visioni di Sky e disponibile on demand.
Salemme, oramai completamente a suo agio nella narrazione di una città piena di gioiose contraddizioni, cuce su misura un film gradevole che viene retto dalle interpretazioni sopra le righe di Massimiliano Gallo, Tosca D'Aquino, Iaia Forte, Nando Paone e Francesco Paolantoni.
Spazio così a equivoci tragicomici che mettono in risalto l'egocentrismo delle due protagoniste femminili. Al capofamiglia, circondato da una miriade di amici e conoscenti senza arte né parte, non resta che l'amara constatazione della propria subalternità.
Commedia briosa che omaggia la grande tradizione del teatro napoletano, Una festa esagerata affonda le sue radici nelle situazioni che hanno reso immortale la commedia di Eduardo De Filippo. Basti pensare che, per stessa ammissione del regista, il personaggio del mite e ingenuo Gennaro Parascandolo è tratteggiato su quello di Luca Cupiello di "Natale in casa Cupiello".