Nella scelta del Cinema di Sky, il potente ritratto che ha consacrato la figura e il talento del regista Sebastian Lelio.
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Marina Vidal ha 27 anni, è una cameriera, nutre ambizioni da musicista. Vive a Santiago in Cile, è transessuale e ha una relazione molto coinvolgente con Orlando, un uomo molto più grande e maturo di lei. Quando quest'ultimo muore dopo una notte insieme a causa di un aneurisma cerebrale, la vita della donna cambia. La famiglia di Orlando la allontana in malo modo: la ingiuria, la caccia dall'appartamento in cui viveva con il compagno, non le permette nemmeno di partecipare al funerale. La Polizia, che intende far luce sul decesso, è guidata da pregiudizi che minano il corretto svolgimento delle indagini. Per Marina, scossa ma allo stesso tempo fortificata dagli eventi, è l'occasione per affermare la sua identità in una società che non accetta la diversità.
Nel 2017 ha vinto l'Orso d'Argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino, mentre nel 2018 si è imposto come miglior film straniero agli Oscar battendo l'altrettanto disturbante The Square. Nello stesso anno ha conquistato pure il premio Goya. Per Sebastian Lelio, acclamato regista cileno, Una donna fantastica ha rappresentato un autentico successo.
"Vorrei che lo spettatore finisse per sentirsi intimamente legato a Marina. Così, indipendentemente dalle proprie convinzioni, dai valori o dalla sua visione del mondo, guardandola a lungo, lo spettatore finisca per sentirsi come lei, e provando una forte empatia, desideri vederla sopravvivere e avere la meglio", ha spiegato Lelio in fase di presentazione. "Il film ci invita a immedesimarci negli altri, a sperimentare emozioni che spesso ci sono del tutto nuove, e queste scoperte non accadono nel film ma dentro gli spettatori stessi. Il film ci prepara alla vita e ci permette di esplorare la nostra elasticità spirituale. Mi piacerebbe che lo spettatore si abbandonasse ad un viaggio stimolante, e che lo facesse a braccia aperte".
Se Una donna fantastica ha fatto parlare di sé, soprattutto per il racconto esperienziale di cosa significhi essere transgender oggi, molto lo si deve all'interpretazione straordinaria di Daniela Vega. L'attrice cilena, famosa nel suo paese anche come cantante lirica, è stata elogiata per la sua performance ricevendo più di un'attenzione, anche al di fuori della comunità LGBT. Difatti, se nel 2018 la rivista TIME l'ha inserita tra le cento persone più influenti al mondo, l'Academy ha deciso di farle presentare un premio nel corso della novantesima edizione degli Oscar. Per la prima volta un'attrice transessuale ha avuto questo onore.
Il regista, già apprezzato in passato per La sagrada familia (2006) e Navidad (2009), ha conquistato i produttori statunitensi. Difatti, a seguito di Una donna fantastica, è stato scelto per dirigere due film in lingua inglese: la prima, Disobedience, ha visto come protagoniste Rachel Weisz e Rachel McAdams; la seconda, Gloria Bell, rappresenta invece il remake a stelle e strisce di Gloria, pluripremiato film che lo stesso Lelio aveva firmato nel 2013. In questa nuova opera, che vedremo nelle sale italiane a partire da giovedì 21 marzo, sono Julianne Moore e John Turturro a capitanare un cast di buonissimo livello impreziosito dalle presenze di Michael Cera, Sean Astin, Brad Garrett e Rita Wilson.