Un classico film americano da grande pubblico scritto, diretto e interpretato con tutti gli attributi: un vero spasso. Recensione di Paola Casella, legge Barbara Petti.
Il tuo browser non supporta i video in HTML5.
New York City, 1962. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, fa il buttafuori al Copacabana, ma il locale deve chiudere per due mesi e per sbarcare il lunario Tony dovrà fare da autista a Donald Shirley, un musicista in tour attraverso gli Stati del Sud. Peccato che Shirley sia afroamericano, in un'epoca in cui la pelle nera non era benvenuta.
Peter Farrelly, sotto la patina ultracool di un'America in cui la musica, gli abiti e gli ambienti sono letteralmente da urlo, attraversa gli stereotipi etnici e razziali senza negarli, costruendo una storia che è per tre quarti commedia esilarante e per il resto dramma ancora attuale.
In occasione dell'uscita al cinema di Green Book, in sala dal 31 gennaio, Barbara Petti interpreta la recensione di Paola Casella.