Sandra Oh e Jodie Comer sono le protagoniste di una storia in cui i ribaltamenti di ruolo e prospettive sono all'ordine del giorno. La serie completa è ora disponibile su TIMVISION.
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Per Sandra Oh non era facile mettersi alle spalle i 220 episodi di Grey's Anatomy. Ci voleva un personaggio come quello di Eve Polastri per abbandonare il ricordo del Seattle Grace Hospital e dare spessore a un'attrice migliore di quello che si pensi. Basta vedere le otto puntate di Killing Eve, da oggi tutte disponibili in esclusiva su TIMVISION, per rendersene conto. Supportata da una sceneggiatura impeccabile, la Oh caratterizza al meglio una goffa ma arguta funzionaria dell'MI5 che dà la caccia a Villanelle, serial killer che ama tremendamente il proprio lavoro.
Da un lato c'è un'agente assai capace sulle tracce di un'assassina che non lascia scampo alle proprie vittime; dall'altro c'è una criminale che ama il rischio, che vive per i brividi dietro la schiena, che segue a distanza ravvicinata i passi di colei che ha l'obiettivo di prenderla e arrestarla. Un duello al femminile, intrapreso su più piani e su più livelli, che si trasforma via via in un intrigante gioco che mischia pericolo e seduzione in egual misura.
Killing Eve si sviluppa attraverso evidenti schemi di contrasto. Se Eve è condannata alla monotonia con un matrimonio e un lavoro che le regalano tante frustrazioni e pochi sussulti, Villanelle ha un'esistenza all'insegna dell'imprevedibilità. Se Villanelle, sociopatica regina di stile, possiede delle certezze che appaiono incrollabili, Eve nutre più dubbi che sicurezze anche quando segue le intuizioni più brillanti. Entrambe usano la logica, una logica che sa essere spietata, per raggiungere i propri obiettivi, per rapportarsi alla morte, per far fronte alle conseguenze di azioni calcolate nel minimo dettaglio.
La serie, ispirata dai libri di Luke Jennings, è scritta da Phoebe Waller-Bridge, tra le sceneggiatrici più brillanti del panorama internazionale, già firma della pregevole Fleabag. Ci sono dialoghi che hanno una precisione chirurgica. Ci sono sequenze che spiazzano per la cattiveria dei personaggi in campo. Ci sono giudizi taglienti che squarciano con perfida ironia ogni tipo di perbenismo.
Prodotta da BBC America e già rinnovata per una seconda stagione, Killing Eve ha avuto set in diverse zone d'Europa: dall'Inghilterra alla Francia, dalla Germania alla Romania, passando anche in Italia con una capatina in Toscana. Proprio nel nostro paese vediamo in azione Remo Girone. Il cast, oltre alle sue grandi interpreti, può contare sull'apporto di ottimi comprimari. Tra questi meritano più di una menzione Fiona Shaw, nota per esser stata la zia Petunia nella saga cinematografica di Harry Potter, e Owen McDonnell, che dà il volto al pazientissimo marito di Eve.