OVUNQUE PROTEGGIMI, UN FILM BELLISSIMO E MALATO, DENSO E SOTTILE

Il lavoro di Angius obbliga a ridefinire la nozione volatile di follia. Presentato al TFF e da giovedì 29 novembre al cinema.

Marzia Gandolfi, lunedì 26 novembre 2018 - Recensioni

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Alessandro, cinquantenne alienato e collerico, vive con la madre e spende la sua vita nei bar dove beve, beve tanto. Dal padre ha ereditato la musica e una 'camicia ideale', la più bella, da indossare quando canta per un pubblico locale sempre più ridotto. Dopo una crisi e un ricovero coatto, incontra Francesca, una giovane donna fragile che col senno ha perso la custodia di suo figlio. Congedati dalla clinica e legati da una notte d'amore, infilano la strada per Cagliari e una fuga alla ricerca di un bambino e di un'accettazione (affettiva e sociale) da sempre negata.

Come Perfidia, Ovunque proteggimi si apre sull'esposizione di un conflitto interiore. Uomo dalla statura solida, Alessandro è spezzato dentro da tormenti inspiegabili.
Marzia Gandolfi

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