Su TIMVISION la serie-evento diretta da Saverio Costanzo e tratta dai romanzi best-seller di Elena Ferrante. E da gennaio l'intera collezione sarà disponibile in formato 4K.
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Una bella sfida, dover tradurre in immagini un bestseller mondiale. Il regista Saverio Costanzo l'ha accettata e il suo L'amica geniale, serie tv tratta dalle pagine di Elena Ferrante, è da oggi disponibile su TIMVISION. "Sono stato molto fedele al libro - confessa subito il regista - Ci sono delle differenze, com'era naturale che fosse, ho 'rimontato' alcune parti il libro per esigenze di temporalità del racconto. Non è stato facile dare voce e corpo a un romanzo così amato, in primis da me stesso, ammetto di esserne stato un grande fan sin dall'uscita del primo volume. È anche vero che mi sono trovato il lavoro fatto per metà: i personaggi sono così ben costruiti che ho dovuto solo trovare le attrici giuste, e abbiamo avuto la fortuna di riuscirci".
Curioso il fatto che sia stata la stessa Ferrante a chiedere che ci fosse proprio Costanzo dietro la macchina da presa: "Venivo da un'esperienza precedente di trasposizione da libro a film - La solitudine dei numeri primi - che non aveva fatto contenti molti lettori. Questa volta sentivo la materia narrativa più familiare, più vicina a me, mi sentivo a mio agio nel trattarla e sono felice che Elena Ferrante mi abbia scelto... E no, non ho idea di chi sia, non ho neanche la sua email".
Quella di Lena e di Elena, due ragazzine curiose e vivaci che si conoscono in un rione popolare di Napoli nel secondo dopoguerra, è una storia universale principalmente per i temi che tratta.
Si parla di amicizia come supporto di una vita, ma anche come peso da portare: "Raccontiamo un legame profondo che può tingersi di competizione, gelosia... Un amico è di fatto come un parente: può essere una relazione pesante da portare avanti. Penso che tutti possano identificarsi in questo", prosegue il regista. È una storia tutta al femminile - "Anche se il personaggio veramente positivo del film è un maschio, Enzo" - e Costanzo ammette di essersi sentito privilegiato a dirigere un cast di ragazze con un materiale narrativo così ricco e pieno di vita tra le mani.
Lila e Elena si rivelano essere, puntata dopo puntata, due personaggi complementari, facce diverse della stessa medaglia. "Si aiutano a vicenda a fare sempre meglio, se una fuori dal rione si sente libera, l'altra è troppo insicura e non uscirebbe mai. Per capire Elena serve Lila e viceversa". In questo comprendersi reciproco c'è molto del perdere qualcosa di se stesse. Ecco perché il romanzo, secondo Costanzo, ha ottenuto così tanto successo anche a livello internazionale: "Ferrante ha il potere di andare molto a fondo nell'animo umano, dice cose così vere da risultare potentemente scomode".