Nella scelta del Cinema di Sky, un film capace di metter paura riducendo all'osso la trama.
Il tuo browser non supporta i video in HTML5.
Gli horror, quando risultano veramente efficaci, puntano su pochi elementi, tutti essenziali. Tuttavia, per questo genere di film, si corre sempre il rischio che la semplicità si trasformi in banalità. Si corre soprattutto il rischio che, una volta capito il gioco narrativo, ogni espediente porti a un prolungato sbadiglio. A Quiet Place rientra nell'eletta schiera di quei film che riescono a metter paura riducendo all'osso la trama. Questa, priva di superflui dettagli, funziona puntando su una tensione che aumenta esponenzialmente con l'avanzare dei minuti.
Il regista, già apprezzato dietro la macchina da presa degli intriganti Brief Interviews with Hideous Men e The Hollars, comprende che, in un'epoca come la nostra dominata dal rumore, non c'è niente di più terribile del silenzio. Dà così vita a una storia ambientata nel 2020 in un mondo post-apocalittico che vede il nostro pianeta dominato da creature dai lunghi tentacoli provenienti da un luogo remoto dell'Universo. Gli extraterrestri, oramai padroni assoluti, costringono gli ultimi uomini rimasti a vivere in rifugi. I sopravvissuti devono stare così attenti a non produrre alcun suono perché gli alieni, privi di vista, hanno un udito finissimo che permette loro di localizzare immediatamente chi si trova nei paraggi.
In novantacinque minuti dagli scarsissimi dialoghi A Quiet Place concentra le sue attenzioni sugli Abbott. Ci sono Lee, il padre, ed Evelyn, la madre. Sono tre i figli: la più grande si chiama Regan ed è sorda, i più piccoli invece rispondono ai nomi di Marcus e Beau. Tutti e cinque trovano casa in una fattoria e si muovono con estrema cautela in una città abbandonata, oramai irrimediabilmente svuotata, per trovare ciò di cui più hanno bisogno. Durante un'escursione un errore fatale - l'accensione di un giocattolo a forma di shuttle - fa sì che la vita di Beau si spenga anzitempo. I sensi di colpa e il dolore travolgono in modo diverso i componenti della famiglia.
Film di ottimo livello che ha ricevuto consensi unanimi sia dal pubblico che dalla critica, A Quiet Place è uno degli horror che hanno segnato maggiormente il 2018. Non a caso fra due anni, nel 2020, è previsto un sequel. Dietro il suo successo ci sono una casa di produzione attenta e lungimirante come la Platinum Dunes, già forte di titoli come Non aprite quella porta e la saga di The Purge, e un distributore internazionale del calibro di 20th Century Fox.
L'affermazione di questo film passa inevitabilmente da John Krasinski, qui nei tripli panni di regista, sceneggiatore e attore protagonista. Quest'ultimo, ultimamente apprezzato nella serie Amazon Jack Ryan, divide il set con Emily Blunt, sua moglie tanto nella finzione quanto nella vita reale. L'attrice, resa celebre da Il diavolo veste Prada e La ragazza del treno, sfodera una delle migliori performance della carriera dando credibilità e pathos a un personaggio difficile come Evelyn. Al loro fianco ci sono due giovanissime promesse del cinema a stelle e strisce: Noah Jupe, già fattosi notare in Suburbicon e Wonder, e Millicent Simmonds, vista nel disturbante La stanza delle meraviglie.