Fulvio Iannucci firma un documentario home made e sentimentale che vuole onorare la tradizione industriale discografica partenopea. Da martedì 20 novembre al cinema.
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Uno spettro consistente di artisti, critici, collezionisti, tecnici e appassionati di musica risponde a sollecitazioni sul tema della rinascita – o meglio persistenza – del vinile nel consumo musicale. Dallo studio di registrazione alle collezioni private, da un laboratorio di stampa alla fiera del disco usato (il film nasce da un’idea di Nicola Iupparello, creatore appunto di “Discodays”, raduno napoletano di patiti di “cere”, che rientra nelle location), ogni luogo testimonia della superiorità, soprattutto emozionale, dell’analogico sul digitale.