LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI, UNA BELLISSIMA ILLUSIONE

Un'opera che attinge a ben tre arti diverse: la danza, la musica e la scrittura. Al cinema.

Alice De Luca, vincitrice del Premio Scrivere di Cinema, giovedì 8 novembre 2018 - Scrivere di Cinema

Il tuo browser non supporta i video in HTML5.

Keira Knightley (39 anni) 26 marzo 1985, Teddington (Gran Bretagna) - Ariete. Interpreta La fata confetto nel film di Lasse Hallström, Joe Johnston Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni.

Lasse Hallström è un regista svedese che fa i primi passi nella cinematografia americana con La mia vita a quattro zampe (1985), Le regole della casa del sidro, (1999) ed è arrivato al grande pubblico con successi come Chocolat (2000) o Hachiko (2009); In aggiunta ha lavorato in diverse occasioni per gli Abba e nel 1985 per i Queen. Come lui anche Spike Lee, John Landis, Spike Jonze e Martin Scorsese si sono cimentati nell'arte del videoclip che non vede la musica a disposizione delle immagini ma bensì il contrario.
Quest'esperienza influenza la sensibilità artistica a tal punto da implicare nell'autore il bisogno di un equilibrio, di un bilanciamento costante che conferisca eguale importanza ad ogni componente cinematografica, dinamica analoga all'orchestra dove ogni strumento è necessario.

Grazie alla formazione del regista Lo schiaccianoci e i quattro regni è un'operazione collettiva, sia al livello profilmico che filmico: tanto che sia Clara che la sua interprete Mackenzie Foy, non vengono oscurate dai grandi personaggi/attori come Helen Mirren, Morgan Freeman e Keira Knightley i quali, affiancano l'emergente Jayden Fowora-Knight nel ruolo di Phillip, "the nutcracker" ed adiuvano il viaggio dell'"eroina" per i regni dei fiocchi di neve, dei fiori, dei dolci e dei divertimenti, dimensioni allegoriche che le permetteranno di superare il trauma della morte della madre.
Alice De Luca, vincitrice del Premio Scrivere di Cinema

Per l'adattamento di un'opera che attinge a ben tre arti diverse: la danza, la musica e la scrittura, si rivela necessaria, proprio come in un'orchestra, una forte collaborazione tra l'ambito artistico e tecnico che vengono uniti dall'intento di modernizzazione.
Il film ha una connotazione visiva spettacolaristica poiché, mentre nelle storie si ripresentano periodicamente gli stessi topoi, le immagini continuano a stupire. Così Hallström, in quanto guida, lascia condurre i "musicisti" al primo violino: il co-regista, Joe Johnston che, intervenuto per completare le riprese, aggiunge dinamicità e azione al film con la SGI. È Linus Sandgren che, con una fotografia sia tetra che appariscente, riesce ad avvicinare il pubblico alle vicende senza farlo spaventare dal mondo del fantastico.
Nella nuova produzione Disney, tutti i dipartimenti cooperano per ottenere una rilevante attualizzazione visiva che non scaturisce dall'originalità ma dalla resa e dalla rielaborazione del racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, delle coreografie di Marius Petipa, assenti se non per l'eccezione del segmento omaggio a "Toccata e fuga in Re minore" di Fantasia (1940), e delle musiche di Cajkovskij che vengono affiancate dalle composizioni di James Newton Howard.

Lo schiaccianoci e i quattro regni per il suo carattere estetico attrazionale è una testimonianza nostalgica che rievoca la magia del periodo dell'albore del cinema: quando le immagini in movimento per l'uomo erano una scoperta, quando venivano costruiti intere scenografie negli studi, quando si facevano i primi usi di luci artificiali, il cinema era giovane, senza parole ed era anche una bellissima illusione proprio come il nuovo film di Lasse Hallström.

ALTRE NEWS CORRELATE
SCRIVERE DI CINEMA
Sara Gelao, Vincitrice del Premio Scrivere di Cinema - martedì 12 gennaio 2021
David Fincher filma la dura lotta tra industria e ideologia. Disponibile su Netflix. Vai all’articolo »
SCRIVERE DI CINEMA
Lorenzo Gineprini, Vincitore del Premio Scrivere di Cinema - martedì 12 gennaio 2021
Uno dei prodotti Netflix più visto dell’anno appena passato che gioca con il simbolismo, la storia e lo sport. Vai all’articolo »
SCRIVERE DI CINEMA
Leonardo Magnante, Vincitore del Premio Scrivere di Cinema - martedì 15 dicembre 2020
Un percorso di formazione all’interno di una piccola comunità. Su Netflix. Vai all’articolo »