L'attore è Paco in Tutti lo sanno, nuova opera dell'autore iraniano al cinema da giovedì 8 novembre.
Il tuo browser non supporta i video in HTML5.
In Tutti lo sanno è Paco, proprietario di una vigna in un paese spagnolo dominato dalla famiglia della ex. La trama del film è complessa e stratificata come tutte quelle scritte e dirette dal regista e sceneggiatore iraniano Asghar Farhadi, e Javier Bardem si è prestato volentieri a interpretare il suo personaggio dalle mille facce.
È vero che le sceneggiature di Farhadi sono congegni ad orologeria?
Sì, ed è tutto in sceneggiatura, anche perché se qualcosa non c'è in sceneggiatura non ci sarà mai sullo schermo, per quanto possano essere curate le immagini e capaci gli attori. Asghar è un grandissimo narratore, un romanziere la cui specialità è snocciolare i dettagli per farceli conoscere poco a poco. A noi attori, come agli spettatori, non resta che tenergli dietro.
Questa non è la prima volta che recita insieme a sua moglie, Penelope Cruz. È cambiato qualcosa nel tempo?
Ogni volta siamo più rilassati, anche perché non dimentichiamo mai chi siamo veramente, che cosa è reale e cosa è finzione. Ad esempio in Loving Pablo (guarda la video recensione) interpretavo Escobar che, in una scena, esercitava violenza fisica e verbale sulla sua compagna, interpretata da Penelope. Ma lei sapeva che quel personaggio orribile non aveva niente a che vedere con me, e che recitare vuol dire immaginare anche situazioni e persone molto lontane da noi.
Chi è il suo modello come attore?
Sono un grande fan di Al Pacino, e ho avuto l'opportunità di incontrarlo: si è rivelato adorabile, gentilissimo e generoso.
Gli ha detto di essere un suo grande fan?
Non ho saputo trattenermi. Lui mi ha risposto che lo mettevo in imbarazzo, e ha cambiato discorso.
Con quali registi vorrebbe lavorare?
Ce ne sono tantissimi, ma ne dico due: Coppola e Scorsese.
Le piacciono gli italiani....
Sì, anche quelli d'Italia, come Tornatore. E non ho ancora visto Dogman (guarda la video recensione) ma credo che la sensibilità artistica e lo stile di Garrone siano molto affini ai miei.
C'è differenza fra interpretare un film d'autore o un blockbuster hollywoodiano?
In termini di recitazione no: ci metti la stessa energia e la stessa dedizione, e il rapporto con il regista resta una questione di fiducia. Ma per un blockbuster si spendono più soldi, il che vuol dire più tempo a disposizione: a volte anche troppo. Quando il regista grida: "Azione!" però tutto torna ad essere uguale.