Un'audace commedia drammatica che scandaglia con straordinaria abilità il complesso ritratto tra madre e figlia. Recensione di Francesca Ferri, legge Roberta Azzarone.
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Nathalie è una cinquantenne divorziata e madre premurosa finché non scivola verso una gelosia incontrollata. Il medico le spiega che il suo umore nero è da attribuire al periodo di transizione verso la menopausa, ma i registi non cercano spiegazioni e si limitano a osservare, a distanza ma con solidarietà, gli imprevedibili moti d'animo di una donna alla sua seconda adolescenza.
Un'audace commedia che scandaglia, senza alcuna pretesa psicanalitica, il complesso rapporto madre/figlia. Karin Viard riesce a far apparire fresco un intrigo che facilmente scivolerebbe nel cliché e non offre alcuna scusa per salvare il suo personaggio, che è perciò tanto più autentico quanto amabile.
In occasione dell'uscita al cinema de Il complicato mondo di Nathalie, in sala dall'11 ottobre, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Francesca Ferri.