Lanthimos guarda a Kubrick in una nuova e malsana parabola sulle nostre paure più inconfessabili. Recensione di Emanuele Sacchi, legge Roberta Azzarone.
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Steven è un cardiologo: ha una bellissima moglie, e due figli, Kim e Bob. All'insaputa della famiglia Steven incontra spesso un ragazzo di nome Martin. Quando Bob comincia a presentare strani sintomi, la verità su Steven e Martin sale a galla.
L'immagine successiva è un intervento a cuore aperto. Veniamo così calati, in maniera brusca e disturbante, in una vicenda tragica di espiazione e vendetta.
Come in The Lobster non ci sono innocenti nell'universo di Lanthimos, qui alle prese col tentativo di far sua l'eredità di Kubrick e Haneke e spingersi oltre. Il suo è un cinema lucidamente spietato, ossia ciò di cui i tempi di inquietudine che stiamo vivendo hanno bisogno.
In occasione dell'uscita al cinema de Il sacrificio del cervo sacro (guarda la video recensione), in sala dal 28 giugno, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.