La 29a edizione della rassegna inaugura stasera con una riflessione a tutto tondo su cinema e musica nel 1968.
La 29a edizione del Trieste Film Festival apre al Teatro Miela e lo fa in musica con una riflessione a tutto tondo su cinema e musica nel 1968. Un prequel del focus dedicato al 1968, un incontro per capire le atmosfere culturali, musicali e cinematografiche che hanno caratterizzato la (film) Revolution. A ricordarle con noi il critico cinematografico Steve Della Casa e il critico musicale Mario Luzzato Fegiz. L'incontro sarà coordinato dal giornalista Alessandro Mezzena Lona e introdurrà alla proiezione di Sympathy for the Devil, documentario di Jean-Luc Godard girato proprio nel 1968: bombardare la narrativa tradizionale attraverso 10 piani sequenza: metà sui Rolling Stones che registrano Sympathy for the Devil, per il settimo album Beggars Banquet, metà sulla rivoluzione che non decolla, tra Pantere nere letteraliste, scritte sui muri, un libraio nazi (il produttore Iain Quarrier) e Eve Democracy (Anne Wiazemsky) intervistata sul ruolo degli intellettuali e poi braccata.
Quella di oggi è anche la prima giornata dell'Hackaton Contest il primo "hackathon" in Italia per la produzione di video in realtà virtuale, una maratona di 32 ore no-stop, che si terrà presso il Polo Giovani Toti, per produrre a squadre un video a 360°. Il miglior video prodotto sarà premiato da una giuria di esperti del settore dell'audiovisivo domenica 21 al Salone degli Incanti alle ore 16:30 e ricordato successivamente alla cerimonia di premiazione domenica 28 al Politeama Rossetti.