In prima serata alle 21.05, un film leggendario, per lungo tempo considerato il più importante dell'intera storia del cinema.
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Odessa 1905: a bordo dell'incrociatore Potemkin vi è un grave malessere. I marinai mal sopportano i soprusi del comandante. La situazione degenera quando il marinaio Vakulincuk dà l'esempio ai suoi compagni rifiutandosi di mangiare la carne avariata. Scatta la repressione. Viene ordinata la fucilazione di una parte dell'equipaggio, ma i soldati si rifiutano di sparare. La rivolta si propaga quando Vakulincuk viene ucciso da un ufficiale. Tutta Odessa scende in piazza, l'esercito spara su tutti, donne, vecchi e bambini. Si viene a sapere che una flotta sta puntando su Odessa. Il Potemkin esce in mare per la battaglia. Ma, ancora una volta, dalla flotta non parte nemmeno una cannonata contro i "compagni".
Una "chiave" importante era il plot, una filosofia rivoluzionaria attribuiva a qualsiasi intreccio, alla fiction in sostanza, una funzione inutile e deteriore. Quindi bisognava attenersi alla ricostruzione esatta dei fatti. La seconda chiave è quella prettamente cinematografica: citiamo, per esempio, il famoso montaggio alla Eisenstein, che consisteva nel mostrare situazioni opposte che si articolavano fino alla loro soluzione (la folla che fugge, i cosacchi che attaccano, sequenze brevissime, fino alla folla decimata, eccetera).
Film leggendario, quindi, e oggetto di preciso culto da parte della critica "schierata". Ma non solo.
La corazzata Potemkin andrà in onda questa sera in prima serata alle 21.05 su IRIS.