Attivista pro cannabis, Ruth gestisce un dispensario di marijuana a uso terapeutico e invita i fedeli pazienti a rilassarsi e a godersi lo sballo.
Dopo anni di battaglie per la legalizzazione della cannabis, Ruth Whitefeather ha coronato il suo sogno e ora è proprietaria di un dispensario di marijuana a Los Angeles, che gestisce insieme all'intraprendente figlio Aaron. Tra i dipendenti ci sono Olivia, che ha una buona intesa con Aaron; Jenny, che nasconde ai propri genitori in Cina il suo lavoro; Pete, un talento della coltivazione di marijuana e Carter, la guardia del negozio, munito di pistola taser ma affetto da disturbo post-traumatico da stress. L'attività, per quanto del tutto lecita, è vista dai commercianti vicini come una calamita per una clientela discutibile e poco adatta alle famiglie, quindi Ruth dovrà continuare a combattere per farsi accettare dagli altri negozianti.
Realizzata dal re delle sit-com Chuck Lorre insieme a un autore di Corden e Colbert, David Javerbaum, Disjointed è una tradizionale "multi-camera" comedy, ossia girata contemporaneamente con più macchine da presa e di fronte a un pubblico che ride e applaude delle battute. La teatralità delle location non va dunque nascosta e anzi contribuisce a trasmettere il rapporto con la platea. A differenza però di Due uomini e mezzo, Mom e The Big Bang Theory, qui Lorre non deve sottostare alla censura dei network e si permette qualche parolaccia in più. Mattatrice assoluta è Kathy Bates nei panni di Ruth, che da sfogo a tutto il suo istrionismo. Inoltre la serie si segnala per un elemento spiazzante: le allucinazioni di Carter, figura più tragica che comica per effetto dell'esperienza in guerra.