Lottano, sgomitano, amano e provano a farsi rispettare: sono donne, le vere protagoniste della programmazione originale del mese di giugno.
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Sono donne diversissime, che a prima vista hanno poco a che fare l'una con l'altra: sono le figure femminili di tre serie Netflix, le vere protagoniste della programmazione originale del mese di giugno.
Le serie 'al femminile' di giugno sono Orange Is the New Black, la serie sulle galeotte di Lichtfield dal 9 giugno sulla piattaforma digitale con le puntate della quinta stagione; l'inedita Glow, incentrata sullo stravagante mondo del wrestling femminile degli anni '80 (su Netflix da 23 giugno) e Gypsy, nel quale la protagonista assoluta è l'algida psicoterapeuta dalla doppia vita Jean, i cui segreti verranno svelati il 30 giugno.
È un dramma ed è una comedy, è il ritratto corale e travolgente di un gruppo di donne rinchiuse in una prigione federale; la popolano femmine che normalmente non interagirebbero tra loro, costrette a farsi una ragione di una coesistenza imposta. Quando cinque anni fa l'anonima e borghese Piper entrò a far parte della comunità, lo fece da mosca bianca. Di buona estrazione sociale, di razza bianca, perbenino e piena di pregiudizi, sembrava destinata a finire divorata e rigurgitata da una delle tante femmine alfa che popolavano la prigione. Ma il tempo è trascorso abbastanza da testimoniare la resilienza e la forza interiore di Piper, e lo spettatore, come lei, ha imparato a distinguere e apprezzare le mille sfumature di una manciata di femmine combattive.
Il personaggi di Taystee - la quale dopo tanto tempo trascorso in prigione non sa come esistere al di fuori del microcosmo carcerario - negli episodi inediti disponibili sulla piattaforma digitale dimostra di voler seguire il percorso di chi sa perfettamente per cosa combattere, in nome di tutte. Ci sono infinite sfumature di incarnato, tante quante i toni di arancione delle tute carcerarie lise o ancora sgargianti delle galeotte, così come ci sono incalcolabili declinazioni dell'amore, dell'amicizia e della libertà... e Orange Is the New Black le ha tutte.
In un panorama televisivo che per decenni ha relegato le donne in ruoli stereotipati e di secondo piano, oggi non si contano i personaggi femminili protagonisti e di spessore. Accanto a un esercito di avvocatesse e poliziotte, spiccano con le loro chiome cotonate gli agguerriti membri di una comunità bizzarra composta di wrestler dilettanti in gonnella. In questo dramedy ambientato negli anni '80 - ricostruiti tanto bene che chi li ha vissuti vive un tuffo nel passato - la protagonista Ruth è un'attrice mediocre con il grosso difetto di prendersi esageratamente sul serio. Si trascina da un'audizione all'altra collezionando rifiuti, troppo schizzinosa e ambiziosa per ammettere di non essere destinata a inanellare ingaggi accanto a Meryl Streep. L'esigenza di sbarcare il lunario la costringe a lasciarsi arruolare, assieme a un'altra dozzina di fanciulle più o meno atletiche, in uno show televisivo ispirato al clamoroso successo dei wrestler di quegli anni come Hulk Hogan.
Queste donne tanto eterogenee - c'è la ragazza dark, la bellona ariana, la starlet del blaxploitation, l'attricetta che vuole fare carriera offrendo favori sessuali - si scambiano rivalità, colpi bassi e qualche tradimento ma quando uniscono le forze, sono la rappresentazione potente del Girl Power.
Riservata e distaccata, votata a trasmettere un'immagine di se stessa totalmente distaccata dal suo vero io: è Jean, la protagonista di Gypsy interpretata da una Naomi Watts avida di vita. Ma non della sua, quella di madre e moglie anonima incarcerata in una casa asettica e impersonale. Jean ascolta tutto il giorno le confessioni dei suoi pazienti, avendo accesso sempre e solo al punto di vista del cliente, che ripete le parole dei cari filtrate dai propri meccanismi di protezione. Jean ha preso l'abitudine di abbordare e frequentare amanti, figli e amici di questi pazienti, avvicinandosi a loro tanto da poter appurare quanto c'è di vero e obiettivo in quanto le viene raccontato. Affamata di esperienze di vita diverse, di avventure e di promiscuità, Jean andrà gradualmente oltre, avvicinandosi sempre di più ai protagonisti della sua vita segreta, vivendo sempre più profondamente la frattura tra le due metà della sua esistenza.
Eppure, come le galeotte di Orange Is the New Black e le wrestler di Glow si adopera strenuamente per un futuro che plachi la sua insoddisfazione. Nel mese al femminile di Netflix, si ritrova in mezzo a una selva di femmine audaci e volitive senza essere da meno.