'Può una famiglia restare unita anche dopo una separazione?'. In occasione dell'uscita al cinema del film, Lucia Mascino interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.
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Ryota, cui presta irresistibile e spavalda goffaggine l'Abe Hiroshi di Thermae Romae, è un loser che sembra uscito dalla penna di Svevo: promessa (non mantenuta) della letteratura, giocatore d'azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di un'ex moglie che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un'anziana madre amorevolmente rassegnata (Kiki "Signora Toku" Kilin). Basterà una lunga notte di tempesta, con i quattro personaggi obbligati a condividere gli stessi metri quadrati fino all'alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro?
Infaticabile ritrattista di famiglie, di cui fa un campo di investigazione privilegiato, Hirokazu Kore-eda realizza con Ritratto di famiglia con tempesta un'ode all'istante, solo rifugio di un mondo dove niente è permanente, soprattutto le relazioni umane.
In occasione dell'uscita del film, al cinema dal 25 maggio, Lucia Mascino interpreta per MYmovies.it la recensione di Marzia Gandolfi.