Daniele Parisi raccoglie il testimone da mostri sacri come Massimo Troisi e Woody Allen, senza sfigurare. Ora al cinema.
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"Mi fa male il mondo" scriveva tanti anni fa Sandro Luporini con Giorgio Gaber a proposito e di sicuro questa stato di insoddisfazione che parte dalla psiche e si manifesta nel corpo corrisponde a ciò che prova il protagonista di Orecchie, nuovo film di Alessandro Aronadio. Quel fischio fastidioso e continuo nelle orecchie è la spia di un malessere interiore e viene ormai classificato (a volte semplificando molto) alla voce 'malattie psicosomatiche'. Il cinema non se le è fatte scappare e ha provato a rappresentarle con il giusto mix di comprensione e di ironia. Per ottenere un buon risultato e non sconfinare nel grottesco o nella messa in scena della follia sono sempre stati necessari degli ottimi attori. Facciamo alcuni esempi.
Massimo Troisi in Le vie del Signore sono finite si trova su una sedia a rotelle non a seguito di un trauma fisico ma avendo perso l'uso delle gambe a causa della conclusione della storia d'amore tra lui e Vittoria, ragazza francese che vive in Italia da tempo. All'indimenticato Massimo spettava il compito di incarnare una passione amorosa così divorante da diventare invalidante ma anche quello di continuare a fingerla dopo la guarigione.
Il compito di portare il tema alla sua ennesima potenza fino a sfiorare il surreale (ma al contempo satireggiando il mondo del cinema che ben conosce) se lo è assunto Woody Allen in Hollywood Ending in cui interpreta il ruolo di Val Waxman, un regista a cui nessuno concede più credito, che si vede assegnare, grazie anche all'intervento dell'ex moglie, l'incarico di dirigere un film importante. Val viene improvvisamente colto da una cecità isterica e dovrà dirigere il film... senza vederci (con in aggiunta un direttore della fotografia cinese che non parla in inglese).
Come si vede Daniele Parisi è in ottima (qualcuno potrebbe pensare anche 'temibile') compagnia e, anche se è al suo esordio sul grande schermo, offre una prestazione degna dei Grandi che lo hanno preceduto.