Protagonisti di un film impregnato di anni Ottanta, Chris Pratt e soci rispondono da Londra alle nostre domande. Con risultati divertenti.
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Più sboccati, più divertenti e più umani che mai (nonostante siano formati al 95% da alieni, procioni e alberi): a tre anni di distanza dal primo capitolo, i Guardiani della Galassia tornano al cinema con Guardiani della Galassia vol. 2, nelle sale italiane dal 25 aprile, diretto ancora una volta da James Gunn. Questa volta la banda di strampalati (anti)eroi spaziali deve recuperare delle preziose batterie aliene e nel farlo si imbatte in Ego - interpretato da Kurt Russell, la grande new entry del film insieme a Sylvester Stallone -, misterioso padre del protagonista Peter Quill, alias Star-Lord (Chris Pratt), rimasto nell'ombra per oltre trent'anni.
Tra i numerosi riferimenti agli anni '80, dalla musica alle serie tv (come Cin Cin e Supercar), nel film c'è anche una statua dedicata a Pac-Man: all'anteprima europea a Londra abbiamo quindi chiesto a Chris Pratt e soci quale soggetto sceglierebbero per una scultura. Le risposte spaziano da animali a soggetti astratti e c'è perfino qualcuno che punta a sostituire una della facce dei Presidenti degli Stati Uniti sul monte Rushmore con un gigantesco Baby Groot.