L'attore si è spento a Miami all'età di 84 anni. Aveva lavorato con Lattuada e Visconti e interpretato con successo l'ispettore Nico Giraldi e Sergio Marazzi.
Aveva apparentemente poco in comune con l'Italia. Eppure Tomas Milian, nato a Cuba, ha saputo ridare vita a un cinema che sembrava dichiarato clinicamente morto con l'avvento della televisione, diventando molto più simile a noi di quel che sembrava.
Nella sua carriera ha saputo abbinare Cinecittà con l'immaginario della sua cultura e, grazie al Metodo, è riuscito a rappresentare, a modo suo, un cinema popolare, senza rinunciare al portare davanti all'obiettivo quella settima arte marchiata dall'impegno e denotata da temi sociali forti, dove si mette il destino dell'uomo al centro della storia e il dolore violento come strumento rabbioso per non sopraffare.
Cinema popolare, nel caso di Tomas Milian, non ha significato disimpegno. Intriso di contenuti sociali e politici forti, la sua recitazione ha gettato uno sguardo inquieto sulla nostra società e sul futuro, fra visioni apocalittiche di città italiane intrise di una realtà violentissima.