GHOST IN THE SHELL: LE PRIME IMPRESSIONI

Nei primi minuti del film le atmosfere originarie del manga di Shiro Masamune sono riprodotte fedelmente in un credibile universo cyberpunk.

Emanuele Sacchi, mercoledì 15 marzo 2017 - Focus

Il tuo browser non supporta i video in HTML5.

Scarlett Johansson (Scarlett Ingrid Johansson) (39 anni) 22 novembre 1984, New York City (New York - USA) - Scorpione. Interpreta Kusanagi nel film di Rupert Sanders Ghost in the Shell.

Un cervello, un corpo, la creazione di una nuova vita sintetica. Così cominciano i 14 minuti - essenzialmente estratti dall'incipit del film - di Ghost in the Shell, visti in anteprima, come preview dell'evento che verrà.

I numerosi otaku infastiditi dal cambio di nome e dal whitewashing legato alla presenza di Scarlett Johansson forse troveranno un po' di pace: le atmosfere originarie del manga di Shiro Masamune e dell'adattamento cinematografico di Mamoru Oshii sono riprodotte fedelmente, in un credibile, e credibilmente futuribile, universo cyberpunk.
Emanuele Sacchi

La travolgente sequenza iniziale di Ghost in the Shell impressiona. Non è un verbo che oggigiorno si possa spendere invano, considerato il livello di abitudine delle nostre retine alle meraviglie tecnologiche. Ma da quanto visto sin qui sembra di poter affermare che quel gap avvertito negli '80 di Blade Runner o alla fine dei '90 con Matrix possa appartenere a Ghost in the Shell, specie se saprà fornire anche un'ossatura narrativa all'altezza e un ritmo adeguato al compito. Lo spirito della lanterna magica, del cinema sci-fi come stupore e come visione di quel che ancora la contemporaneità non contempla, sembra preservato, ad uso e consumo di moltitudini che auspicabilmente affolleranno multisale tecnologicamente attrezzate allo scopo.

Per ora Rupert Sanders ha mostrato i muscoli e l'effetto desiderato è stato ottenuto. A stupire sono soprattutto il senso di profondità e la capacità di gestire gli spazi e la tridimensionalità. L'Imax 3D, sfruttato in tutta la sua gloria nei movimenti di macchina che seguono i tuffi di Major o nella soggettiva a spasso per la città, sembra da subito la visione obbligata per il film. Assaggiato questo incipit in Imax 3D, è difficile immaginare un'altra visione. Quanto al discusso cast, per i pochi frammenti a loro concessi Kitano Takeshi e Juliette Binoche paiono perfettamente in parte, e i cinefili cult avranno il piacere di rivedere - benché in un ruolo minore - il volto iconico di Michael Wincott, villain gettonato nei Novanta (Il corvo, Strange Days). Sulla Johansson, e su Motoko Kusnagi che diviene Mira, si sono sprecati fiumi di inchiostro e i dubbi sono tutt'altro che fugati, ma il lavoro sulla fisicità dell'attrice sembra notevole. D'altronde Luc Besson ne aveva intuito il potenziale action in Lucy: poi, considerata l'alternativa possibile, ovvero Margot Robbie, non ci si può lamentare di come sia andata.

ALTRE NEWS CORRELATE
FOCUS
Pino Farinotti - lunedì 23 settembre 2024
Una riflessione a partire da On the Road di Walter Salles, tratto dal romanzo capolavoro di Jack Kerouac. Di Pino Farinotti. Vai all'articolo »
FOCUS
Claudia Catalli - lunedì 23 settembre 2024
Il nuovo film di Michael Zampino è liberamente ispirato al romanzo "Laghat, il cavallo normalmente diverso" di Enrico Querci. Una visita sul set. Vai all'articolo »
FOCUS
Simone Emiliani - martedì 24 settembre 2024
Un grandissimo sequel del film del 2019, profondamente intrecciato alla contemporaneità ma capace di dialogare col cinema classico. Dal 2 ottobre al cinema. Vai all'articolo »