Il film di Alessandro Aronadio torna dal Festival della Commedia con due premi e l'apprezzamento di John Landis. Dal 25 maggio al cinema.
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"Io ancora non ci posso credere. Landis, John Landis, rideva alle mie minchiate". È passato un giorno da quando il padre dei Blues Brothers, ospite insieme alla moglie Deborah Landis del Montecarlo Film Festival de la Comédie, ha visto la commedia Orecchie. E il suo regista, il palermitano Alessandro Aronadio, non riesce a smettere di pensarci: "Era seduto dietro di me, lo sentivo ridere. Ho fatto ridere Landis...".
È qui infatti, nella cornice pop della Dubai della Costa Azzurra, che Orecchie si è guadagnato il Premio del Pubblico, il riconoscimento al miglior attore Daniele Parisi e l'apprezzamento di un regista-mito come Landis. Unico film italiano in concorso, in un'edizione che ha visto il trionfo di Il cittadino illustre di Gastón Duprat e Mariano Cohn (Miglior Film) e Swiss Army Man Dan Kwan e Daniel Scheinert (Miglior Regia), Orecchie - vale la pena ricordarlo: un film in bianco e nero dal carattere evidentemente sperimentale - ha conquistato il pubblico monegasco vincendo l'Audience Award. Una piacevole nota anarchica in un festival che da 14 edizioni si nutre provocatoriamente di contrasti, capace di riunire sotto allo stesso ombrello le veline di "Striscia la notizia" e John Landis, Simona Ventura e Peter Bogdanovich, gli eccessi leopardati del Twiga di Briatore e la Bucarest proletaria di Two Lottery Tickets di Paul Negoescu (Special Jury Prize).
"È incredibile quel che è successo da Venezia in poi - ha raccontato Aronadio, che nel Principato ci è venuto, su invito del direttore Ezio Greggio, insieme ai suoi attori - Chi ha visto Orecchie a Venezia si è affezionato al film, generando un passaparola molto affettuoso. E adesso non solo siamo qui in concorso a Montecarlo, ma abbiamo anche trovato una distribuzione: usciremo il 25 maggio con 102 Distribution".
Sul set Aronadio ci tornerà questa estate, per un film prodotto dalla Lucisano ("Una commedia cattiva", promette) mentre al cinema stanno per arrivare i suoi film scritti da sceneggiatore: Classe Z di Guido Chiesa e, a maggio, I peggiori di Vincenzo Alfieri. "Il prossimo film sara più istituzionale, anche se Orecchie ha dimostrato che nel pubblico c'è intesse anche per toni più sperimentali, per una comicità con tempi interni più lunghi". E a Montecarlo arriva anche la brillante conferma di un'altra carriera, quella dell'interprete di Orecchie Daniele Parisi, premiato come miglior attore nella categoria in cui al festival ha trionfato anche Catherine Deneuve, per Quello che so di lei. "Il 13 marzo comincerò a girare un nuovo film, Contagio di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. Ma avrò una parte molto diversa da questa", ha detto Parisi. Legato da anni alla scena teatrale indipendente romana ("I miei spettacoli - ha voluto precisare - li porto nei centri sociali"), l'attore-autore promette di non abbandonare il palcoscenico: "Sto lavorando a un nuovo spettacolo: si chiamerà "Euhoe", come il grido delle baccanti".