La più grande produzione mai realizzata in Cina dalla Legendary e Universal Pictures, esempio di quale sia lo stato dell'arte oggi di mercati e box office.
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Il 23 febbraio arriva in Italia The Great Wall, l'ultimo film del regista di Lanterne Rosse Zhang Yimou, con protagonista Matt Damon, ispirato alla costruzione della Grande muraglia cinese. Si tratta della più grande produzione mai realizzata in Cina dalla Legendary e Universal Pictures e rappresenta, proprio per questa ragione, un esempio particolarmente efficace di quale sia lo stato dell'arte oggi in ambito "mercati & boxoffice cinematografici".
Nel 2015 ben sette film sono riusciti nell'impresa, mentre l'anno scorso sono stati "solo" tre, ma tra questi va segnalato The Mermaid che da solo ha ottenuto più di mezzo miliardo di dollari. Quest'anno già due film (Journey to the West: The Demons Strike Back e Kung Fu Yoga) sono già riusciti nell'impresa, mentre The Great Wall si è fermato a 170 milioni di dollari, un dato notevolissimo ma per ora insufficiente per bilanciare le enormi spese di produzione.
Secondo Variety infatti, la realizzazione sarebbe costata ben 150 milioni di dollari, generando così il curioso paradosso di un film pensato per il pubblico cinese che necessita di soldi occidentali per andare in pareggio (negli ultimi anni è successo l'esatto contrario, col pubblico cinese che ha salvato parecchie produzioni hollywoodiane maltrattate in patria e nel resto del mondo).
The Great Wall, secondo gli analisti americani, non dovrebbe superare i 20 milioni di dollari nel suo primo weekend americano. Con un esordio del genere il film non dovrebbe incassare più di 50 milioni sul mercato a stelle e strisce e spetterebbe quindi all'Europa portare il film al pareggio...