In programma fino al 15 novembre, il festival dedicato all'uguaglianza e alla dignità delle persone LGBT.
Al via la quattordicesima edizione del Florence Queer Festival, rassegna dedicata al cinema legato al tema dell'uguaglianza e della dignità delle persone LGBT. Diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, l'inaugurazione è prevista per questa sera 9 novembre presso il teatro dello Spazio Alfieri, con uno spettacolo di Burlesque, Queerlesque, che sovverte i confini convenzionali di genere e sessualità ispirati alla tradizione francese. Trenta i film in cartellone per la manifestazione che avrà luogo dal 10 al 15 novembre nell'ambito della 50 Giorni di Cinema Internazionale presso il nuovo cinema La Compagnia. Con anteprime e presentazioni legate tra loro dal fil rouge dall'esigenza, il bisogno di raccontare luoghi e persone spesso emarginati.
In questo ambito, giovedì 10 novembre verrà presentato in anteprima assoluta Garten der Sterne, documentario girato nel piccolo cimitero berlinese che ospita le tombe dei fratelli Grimm, insieme a quelle di bambini nati morti e a molte delle figure della scena gay culturale berlinese, vittime dell' AIDS dagli anni '80 ad oggi. A seguire un'altra anteprima - questa volta europea - del film Daddy, commedia diretta e interpretata da Gerald McCullouch (conosciuto per BearCity) che interpreta un uomo di successo costretto a mettersi in discussione dopo l'incontro con una carismatica stagista.
Molti i corti in programma durante le quattro giornate di proiezione, a fare da cornice ai numerosi film in concorso saranno opere provenienti da tutto il mondo. E ancora tra i lungometraggi da segnalare c'è MAJOR! di Annalise Ophelian, documentario che racconta la vita di un'ex galeotta impegnata, da oltre quarant'anni, a combattere per i diritti delle transgender di colore. Aitanti anziani sono invece i protagonisti di Sex and Silver Gay, presentati in una sorta di quadro completo per la terza età che non si arrende agli acciacchi della vita, tematica che racchiude anche le storie raccontate da Las Ventanas Abiertas, in cui quattro donne sulla settantina parlano dei loro desideri, delle loro paure e delle loro divergenze.
Bullied To Death di Giovanni Coda si presenta invece come film sperimentale che, combinando cinema tradizionale, interviste e videoarte, riprende una performance della durata di 24 ore pensata per denunciare la morte di J.R., un ragazzo di 14 anni suicidatosi nel 2011 perché omosessuale. Tra gli ospiti del festival anche la regista Nadia Pizzuti che presenta il documentario in onore a Lina Mangiacapre, artista del femminismo eclettica e provocatoria, fondatrice dello storico gruppo delle Nemesiache.
Infine, è fissato per domenica 13 novembre il cortometraggio che omaggia la controversa figura di Dominot, Sarà tutta una depravazione, un'opera che attraverso video, foto e immagini di repertorio ripercorre la carriera e la vita dell'artista da poco scomparso.
L'ultimo giorno di proiezioni, inoltre, è in programma Ivan Cattaneo - A cuore nudo di Tiziano Sossi intervista-documentario girata al Cimitero Monumentale di Milano con il cantautore. Come da tradizione non mancheranno eventi collaterali legati alla letteratura, all'arte e al teatro tra cui, la mostra Queer Tour Gallery allestita nel foyer de La Compagnia.
Al termine del festival verranno assegnati i premi per il miglior film e il miglior documentario in concorso.