I retroscena di Buckingham Palace, drammi e gioie dei sessant'anni di regno di Elisabetta II. Dal 4 novembre su Netflix.
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I retroscena di Buckingham Palace, i segreti, i drammi e le gioie accumulate nei sessant'anni di un regno lungo più di qualsiasi altro nella Storia dell'Inghilterra, quello di Elisabetta II.
In The Crown, dal 4 novembre su Netflix, Elisabetta non è una regina romantica come le molte diventate eroine (il trattamento subito addirittura dall'irreprensibile trisavola Vittoria) in balia di amori impossibili in sceneggiati e pellicole in costume.
La serie ce la presenta, fin dalla gioventù, come una donna pragmatica e riflessiva, letteralmente governata dal senso del dovere ereditato dal padre Giorgio VI, il re balbuziente che ha preso sopra di sé il fardello della corona dopo che il fratello, tra l'amore per la donna che non poteva sposare e la responsabilità del regno, ha scelto il primo.
The Crown si sofferma, in questa prima - di sei - stagioni, sul dramma di Giorgio, fattore così determinante nella vita di Elisabetta. Morgan ce la presenta come una principessa morigerata di fresco sposa che accoglie con il cuore appesantito il destino di monarca. La storia per lei si ripete all'infinito: sua sorella (e poi suo figlio), esattamente come lo zio, metterà in crisi la corona scegliendo un partner inviso alle regole di corte. Loro seguiranno il cuore, lei la mente e il senso del dovere.
Il talento di Morgan, virtuoso dei dialoghi penetranti e limpidi e cacciatore di cuori degli uomini, consiste nel sapere navigare l'animo dell'uomo - e della donna - celato dalla statura storica, di entrare in empatia con le figure politiche che fanno da involucro a esseri umani con debolezze e fragilità. Con The Crown, si avvicina a un periodo, a una casata reale (senza coinvolgimenti di corte, l'autore ha spiegato "Io voglio la mia indipendenza, loro idem. Non voglio essere associato") e a una regina di cui studia gli atteggiamenti e sviscera i sentimenti da tempo.
Più di una ricostruzione storica, scenografica, linguistica del regno di Elisabetta II, il period è la ricostruzione di un puzzle psicologico fatto con i pezzi di una donna divisa in tanti ruoli in conflitto che, da solida figlia di Albione, ha impedito al proprio cuore di dettar legge sulla mente quando tutti intorno a lei lo hanno fatto.