VENEZIA 73, TUTTI A CASA DI COMENCINI È IL FILM DI PRE-APERTURA

La Mostra, in programma dal 31 agosto al 10 settembre, omaggia il regista in occasione del centenario della nascita.

mercoledì 20 luglio 2016 - Mostra di Venezia

Sarà dedicata al grande regista Luigi Comencini (1916 - 2007) in occasione del centenario della nascita, la serata di Pre-apertura di martedì 30 agosto della 73. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Sarà proiettato, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC - Cineteca Nazionale di Roma, il capolavoro di Comencini Tutti a casa (Italia/Francia, 1960), con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina ed Eduardo De Filippo, prodotto da Dino De Laurentiis, sceneggiato da Age e Scarpelli e premiato all'epoca con due David di Donatello e un Nastro d'argento.
MYmovies.it

Tutti a casa di Luigi Comencini è uno tra i più celebri e riusciti esempi di ciò che ha reso immortale la commedia all'italiana: l'impasto di comico e drammatico, di vero e grottesco, di coraggio e voglia di sopravvivere. Comencini, con la complicità autobiografica dei due grandi sceneggiatori Age e Scarpelli e con le amare risate provocate da un grandissimo Alberto Sordi, racconta tutto il caos dell'8 settembre 1943, quando con l'armistizio di Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Nel film Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dei tedeschi, chiede ai superiori: "Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani. Cosa dobbiamo fare?".

Tutti a casa è un film "on the road" lungo l'Italia disastrata e confusa di quel periodo, quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Nella vicenda, il sottotenente Alberto Innocenzi (Sordi), abituato a obbedire e a non contraddire, viene abbandonato dai suoi soldati e si mette in fuga dal nord al sud con l'amico ulceroso, il geniere Ceccarelli di Napoli (Serge Reggiani). Incontra i tedeschi desiderosi di rappresaglie che gli sparano addosso, vede l'odissea di una ragazza ebrea in fuga (ci rimette la pelle un giovane soldato veneto), conosce un prigioniero americano nascosto in soffitta, si ricongiunge col padre (Eduardo De Filippo), che vorrebbe rimandarlo nelle file fasciste, fino al riscatto finale durante le 4 giornate di Napoli. Comencini dichiarò all'epoca: "L'8 settembre la gente fu abbandonata a se stessa, ed era questo che volevo descrivere". Il film fu premiato da un grande successo popolare, con oltre un miliardo di lire al box office.

ALTRE NEWS CORRELATE
MOSTRA DI VENEZIA
Simone Granata - martedì 10 settembre 2024
L'opera Rosenberg si fa portatrice di un netto messaggio di pace. Vai all'articolo »
MOSTRA DI VENEZIA
Claudia Catalli - lunedì 9 settembre 2024
Una storia finta ma vera, sulla mistificazione della realtà e la mitomania. Presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti. Vai all'articolo »
MOSTRA DI VENEZIA
Paola Casella - domenica 8 settembre 2024
Pupi Avati è come sempre abilissimo nel creare atmosfere sospese scegliendo anche i volti giusti. Film di chiusura della Mostra. Vai all'articolo »