In prima serata alle 21, l'entusiasmante zombie-blockbuster che è riuscito a stregare anche il Festival di Cannes.
Seok-wu è un manager finanziario separato dalla moglie: la piccola Su-an spesso si sente trascurata da lui e preferisce la compagnia della madre. Sul treno su cui viaggiano i due, per portare Su-an dalla madre che vive a Busan, sale una ragazza che riporta delle ferite strane sul corpo, simili al morso di un animale. Presto si trasformerà in zombi e sul treno per Busan si scatenerà l'inferno.
Un film che funziona su più livelli: non solo come puro intrattenimento ma anche come risultato di una profonda riflessione sociologica sulla Corea del Sud
Yeon Sang-ho racconta la guerra, una guerra davvero feroce e violenta, senza
mai cedere alla ghiottissima tentazione dello splatter: si concentra, invece, sulle dinamiche umane e ne descrive sapientemente le sfumature. Le stesse che, nella vita di tutti i giorni, danno forma e colore alla nostra società: egoismo, altruismo, vigliaccheria, meschinità, spirito di sacrificio, tentativi di redenzione.
Perfettamente condensata nella tag-line «Vivi o muori: la lotta ha inizio», la filosofia narrativa e visiva di Train to Busan attinge alla nobilissima eredità dei Romero o dei Fulci, senza ovviamente dimenticare la saga spagnola di Rec, e la rielabora in un nuovo incubo. 118 minuti di pura adrenalina, tra zombie affamatissimi e prede (quasi) totalmente indifese.
Il film, che in patria ha letteralmente riscritto il concetto di blockbuster, diverte e commuove, sorprende e spaventa, non concedendo mai tregua allo spettatore. Cosa chiedere di più, oggi, all'intrattenimento di alta qualità?
Train to Busan andrà in onda stasera in prima serata alle 21:00 su Rai4.