Un epilogo a lungo desiderato che onora la proprietà intellettuale dell'autrice e ribadisce l'autorità dei fan nell'era di internet. Dal 25 novembre su Netflix.
di Lorenza Negri
Una giovane madre dall'energia incontenibile e adorabilmente logorroica, una figlia teenager diligente e piena di sogni e ambizioni, un paesino popolato di abitanti strampalati che fanno... colore: Gilmore Girls - Una mamma per amica, con pochi ingredienti semplici è diventa una serie "cult" dal finale dolceamaro, questo perché l'ultima stagione è stata prodotta senza l'osannata creatrice dello show Amy Sherman Palladino. Netflix rimedia, mettendo in piattaforma dal 25 novembre e a sedici anni dal debutto la miniserie revival Gilmore Girls: A Year in the Life, ovvero quattro episodi inediti in forma di Tv movie - uno per ciascuna stagione dell'anno, - rilasciati tutti insieme per evitare la piaga degli "spoiler".
Sono "destinati a fornire una "closure", un commiato adeguato al dramedy incentrato sulla mamma single Lorelai, la sua famiglia e la corte varia e originale di amici e amanti che circonda lei e la figlia Rory.
Sette stagioni hanno raccontato le sfide quotidiane dell'iperattiva Lorelai Gilmore, divenuta mamma appena adolescente, con sommo disappunto della severa e alto-borghese Emily, a sua volta genitore di Lorelai assieme al compito Richard. Indipendente, irresistibile, divertente e spigliata, ma anche ambiziosa e decisa a indirizzare la figlia verso un futuro e una carriera luminosi: la protagonista interpretata dal talento comico Lauren Graham è la rappresentazione iperbolica della mamma dei sogni costruito dalla Palladino per funzionare al meglio nel confronto generazionale con la rigida matriarca e la studiosa e sognatrice figlia. Le svolte narrative della serie erano scandite dalle tappe della carriera scolastica dell'eccellente Rory, dal liceo alle prestigiose università statunitensi (la cosiddetta Ivy League); a corredo, le vicende sentimentali di madre e figlia, e gioie e drammi personali del folto gruppo di comprimari, il tutto immerso nell'atmosfera surreale e familiare della cittadina di Stars Hollow.
Un'atmosfera tanto caratteristica che Netflix ha replicato il diner di Luke - il barista orso con cui Lorelai coronava una tormentata relazione sentimentale alla fine della serie - in duecento café americani riarredati per ragioni promozionali e assaltati da migliaia di avventori, un chiaro indizio dei livelli di popolarità dello show.
Cosa aspettarsi da questo revival? Tante soddisfazioni.
La ricetta, condita con le piccole amenità caratteriali, i rituali madre-figlia, le cene nella villa padronale, le curiose abitudini alimentari di casa Gilmore, i dialoghi tra Lorelai e Rory pronunciati alla velocità della luce, e tanti altri particolari che hanno reso Una mamma per amica così verosimile e familiare ai propri spettatori, torna tale e quale: solo il tempo è trascorso.
La produzione ha fatto un lavoro certosino per ricreare le atmosfere e gli ambienti (il set originale è stato ereditato dalla serie Pretty Little Liars, per cui è stato necessario ricostruire alcuni locali come il diner di Luke), e assicurarsi la partecipazione di protagonisti e comprimari originali - meno il compianto Edward Herrmann (Richard Gilmore), la cui presenza-assenza sarà integrata narrativamente nella miniserie.
La mamma resta una splendida amica, ma lo show diventa più che mai "Gilmore Girls", concentrandosi sulle tre generazioni - tre modelli di donna abissalmente diversi e intimamente vicini.
Gilmore Girls: A Year in the Life affronterà il lutto delle tre donne per la morte di Richard e mostrerà come vanno avanti, in particolare Rory, la quale ha coronato il suo sogno di diventare giornalista, ma che in tutti questi anni non ha davvero trovato il percorso definitivo.
Vive a Londra, e ha scelto di lavorare in un quotidiano nell'era della crisi del cartaceo. Al suo ritorno a casa, l'aspetta un bilancio della propria vita professionale e sentimentale. A questo proposito, nell'attesa Netflix ha sfruttato la frenesia crescente per il ritorno della serie disseminando indizi, "teaser" e insinuazioni su quello che verrà.
Alcune foto dietro le quinte suggeriscono che l'amica-nemica di Rory, Paris, sia diventata preside della prestigiosa scuola frequentata dalle due, la Chilton; un'altra che rivedremo la band degli Hep Alien, la band di Lane. Un'immagine ufficiale su Instagram dei deliziosi Pop-Tart e di una mela insinua che Lorelai sia incinta di una nuova Gilmore Girl, in un'altra il suo rossetto preferito e il riflesso in uno specchio ne anticipano le possibili nozze. Quello che i romantici - per inciso tutti i seguaci dello show - attendono è la risposta della creatrice Palladino su quale dei tre fidanzati storici - il perbene Dean, il ribelle Jess e l'imperscrutabile Logan - si è appropriato definitivamente del cuore di Rory. Quello, quattro misteriose parole che Amy ha mantenuto segrete per anni e che i fan si aspettano di sentire trepidanti da altrettanto e poi l'ultimo "The End": con Gilmore Girls: A Year in the Life la saga si conclude definitivamente con un epilogo a lungo desiderato che onora la proprietà intellettuale dell'autrice e ribadisce l'autorità dei fan nell'era interattiva di internet.