La 18esima edizione del Festival, in programma dal 22 al 30 aprile, ospiterà il film che segna il ritorno al J-horror del mitico maestro giapponese: il nerissimo Creepy.
Correva l'anno 1997 e un film stava per sovvertire le regole del cinema horror giapponese. Un film destinato a diventare cult così come il suo creatore. Stiamo parlando, ovviamente, del leggendario Cure e dell'altrettanto leggendario Kurosawa Kiyoshi, la cui fama internazionale è stata poi consacrata dallo splendido Kairo nel 2001. Due detonatori potentissimi per l'esplosione del fenomeno J-horror, forse addirittura le due radici più profonde (assieme a Ringu di Nakata).
È proprio alle radici del J-horror che Kurosawa ha appena fatto ritorno con il nerissimo Creepy: un buio capolavoro che porterà per la prima volta, sul grande schermo del Far East Film Festival, il nome del regista nipponico!
Maestro indiscusso della contaminazione tra generi, amatissimo dal pubblico e anche dalla critica (pensiamo al memorabile Tokyo Sonata o al più recente Journey to the Shore, entrambi premiati a Cannes), Kurosawa racconta in Creepy la storia di Takakura, un ex detective richiamato da un collega per indagare sulla scomparsa di una famiglia. Ma questo è solo il primo di una serie di misteri, abilmente moltiplicati dallo script, ed è anche l'unico che citiamo, per evitare qualunque spoiler e la giusta ira degli spettatori. Basti sapere che i segni distintivi della "paura secondo Kurosawa" ci sono davvero tutti: dall'atmosfera ipnotica allo scavo crudele nei meandri dell'animo umano...