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71. Mostra del Cinema di Venezia, Leone d'Oro al film di Roy Andersson

Court vince la Miglior Opera Prima e Miglior Film di Orizzonti.
di Giancarlo Zappoli

Alba Rohrwacher (in foto) ritira la Coppa Volpi assegnatale dalla Giuria Internazionale della 71. Mostra del Cinema di Venezia per la sua splendida interpretazione in Hungry Hearts di Saverio Costanzo.
Alba Rohrwacher (45 anni) 27 febbraio 1979, Firenze (Italia) - Pesci. Interpreta Mina nel film di Saverio Costanzo Hungry Hearts.

sabato 6 settembre 2014 - Gallery

La 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica può essere considerata come davvero straordinaria. Perché (a parte gli eterni insoddisfatti a cui non va mai bene nulla e che entrano in sala tenendosi sempre ben stretti i propri pregiudizi) sia il pubblico che i critici o gli appassionati cinefili non possono affermare, se non in discreta malafede, che non ci siano state opere interessanti. Se si prendono le mosse dall'idea che non esiste 'il pubblico' ma ci sono i diversi tipi di pubblico quest'anno si può tranquillamente affermare che ogni tipologia ha ricevuto l'attenzione dovuta con livelli qualitativi piuttosto elevati. Il cosiddetto 'livello medio' si è cioè rivelato più che soddisfacente non solo nel Concorso (faro attrattivo di ogni grande manifestazione) ma in tutte le sezioni, che fossero o no gestite direttamente dalla Mostra.
La cartina al tornasole la si può individuare nel cinema italiano. Sono innumerevoli le edizioni da cui le opere made in Italy sono uscite letteralmente maciullate dalla critica (e talvolta anche dal pubblico). Quest'anno i tre film in Concorso possono, com'è giusto, aver collezionato anche dei dissensi ma hanno dimostrato, seppur con scelte stilistiche molto distanti tra loro, che quando la selezione tiene conto non solo dei criteri di 'opportunità' (non siamo così ingenui da pensare che queste siano del tutto scomparsi) ma anche e soprattutto della qualità, le scelte sono paganti. Ciò è valso anche, a titolo di puro esempio, per i Fuori Concorso Italy in a Day di Gabriele Salvatores, La zuppa del demonio di Davide Ferrario o La trattativa di Sabina Guzzanti, che abbandonato finalmente il piglio dell'egocentrico j'accuse in favore di un film a tesi in cui ha saputo però trovare (il ricordo del mai troppo rimpianto Carlo Mazzacurati si fa qui indispensabile) la 'giusta distanza'.
Nella sezione Orizzonti ha brillato per originalità di scelta narrativa ed impegno civile Io sto con la sposa (Premio FEDIC e Human Rights) mentre nelle Giornate degli Autori si è confermata la denuncia problematica ma affilata di De Matteo con I nostri ragazzi e nella Settimana della Critica si è deciso di chiudere con l'intelligente e divertente Arance e martello. Questo lungo excursus sul cinema italiano non vuole essere di tono campanilistico quanto piuttosto far comprendere come, avendo saputo muoversi con competenza sulle sabbie mobili delle produzioni patrie, i selezionatori abbiano poi saputo attrezzarsi anche sul versante del cinema mondiale. L'apertura è stata fulminante con Birdman che a distanza di dieci giorni e dopo gli altri film di Concorso è rimasto così impresso nella memoria e nel cuore dei giovani giurati del Leoncino d'Oro da spingerli ad assegnargli il primo premio. Non così purtroppo è stato per la chiusura del Concorso. Da Andrew Niccol con Good Kill ci si aspettava decisamente di più della supina assuefazione ai più sfruttati stereotipi del cinema americano. Il tema era originale. L'elaborazione non lo era affatto. Nel mezzo però ci sono state le adesioni emotive alle condizioni dei vessati dalle banche in 99 Homes così come le eccentriche visioni di un sempre caustico Roy Andersson o l'indagine sulla vita dei singoli che si fa riflesso di una dimensione collettiva in Red Amnesia. Questo per fare solo alcuni esempi. La sezione Orizzonti poi, in particolare, si è rivelata una fucina di idee e sperimentazioni che avevano al centro in molteplici occasioni non solo il piacere della narrazione ma anche l'osservazione della realtà sociopolitica contemporanea.

I VINCITORI

Leone d'Oro: A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence
Gran Premio della Giuria: The Look of Silence
Leone d'Argento per la miglior regia: Andrey Konchalovskiy per The Postman's White Nights
Premio Speciale della Giuria: Sivas
Coppa Volpi miglior interpretazione femminile: Alba Rohrwacher per Hungry Hearts
Coppa Volpi miglior interpretazione maschile: Adam Driver per Hungry Hearts
Premio Marcello Mastroianni miglior attore emergente:Romain Paulin per Le Dernier Coup de Marteau
Miglior sceneggiatura: Rakhshan Bani-Etemad per Tales
Leone del futuro - Premio Luigi De Laurentis miglior opera prima: Court
Premio Speciale della Giuria Orizzonti: Belluscone - Una storia siciliana
Premio Orizzonti per la migliore regia: Theeb
Premio Orizzonti per il miglior film: Court
Premio Speciale Orizzonti per la migliore interpretazione: Emir Hadzihafizbegovic per These Are the Rules
Premio Venezia Classici - Documentari sul cinema: Animata Resistenza
Premio Venezia Classici - Miglior restauro: Una giornata particolare

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