È stata la giornata dei film in costume. A partire da camicione a sbuffo e parrucche di Beloved Sisters e il suo racconto di due sorelle nella Mittleuropa di fine '700, entrambe innamorate e di comune accordo pronte a dividersi il poeta Friederich Schiller (ma ogni ménage à trois porta qualche guaio), per arrivare alle uniformi dell'armata di star che cercano di recuperare le più preziose opere d'arte da nazisti e comunisti alla fine della Seconda Guerra Mondiale di Monuments Men.
Mentre nella sezione Panorama faceva il suo esordio al Festival In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare, subito dopo la prima di Is the man who is tall happy? di Michel Gondry (tenuta nello spettacolare Cinema International, un gioiello d'architettura comunista).

Ben pochi costumi invece nella giornata di oggi: in concorso va in scena la versione integrale del primo volume di Nymphomaniac, la nuova attesa opera di Lars Von Trier, inevitabilmente destinata a mettere in ombra gli altri due titoli in passaggio, ovvero History of Fear e Kreuzweg (nonostante in questo una 14enne cerchi di trovare equilibrio tra la rigida educazione religiosa casalinga e le normali pulsioni che abitano il mondo esterno).
Panorama invece presenta Calvary, il nuovo lavoro in coppia di John Michael McDonagh con Brendan Gleeson, dopo il particolare e da noi maltitolato Un poliziotto da happy hour (questa volta il soggetto è un prete), assieme al documentario Concerning violence, sui movimenti indipendentisti in Africa, che vanta la voce narrante di Lauryn Hill.

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