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Presentata la giuria del Festival del Cinema di Berlino, presieduta da Kar Wai

In programma i film di Van Sant e Soderbergh.
di Annalice Furfari

In foto un'immagine di Promised Land, il film di Gus Van Sant in concorso al Festival internazionale del Cinema di Berlino, che si terrà dal 7 al 17 febbraio.
Gus Van Sant (Gus Greene Van Sant Junior) (71 anni) 24 luglio 1952, Louisville (Kentucky - USA) - Leone. Regista del film Promised Land.

lunedì 28 gennaio 2013 - News

Grande attesa, anche quest'anno, per il Festival internazionale del cinema di Berlino, che si terrà dal 7 al 17 febbraio. Oggi, in conferenza stampa, gli organizzatori hanno ufficializzato il programma, preannunciato nei giorni scorsi, e i nomi dei membri della giuria che assegnerà l'Orso d'oro. A presiederla sarà il regista cinese Wong Kar Wai, affiancato da Susanne Bier, Andreas Dresen, Ellen Kuras, Shirin Neshat, Tim Robbins e Athina Rachel Tsangari. Registi e titoli importanti, quelli che saranno al centro della 63esima edizione di uno dei festival più prestigiosi al mondo. Sono 24 i film che comporranno la selezione ufficiale. Tra questi, 19 si contenderanno l'Orso d'oro.

I registi che avranno gli occhi di mezzo mondo puntati addosso, in concorso, sono Gus Van Sant, Steven Soderbergh e Jafar Panahi. Il primo presenta Promised Land, con Matt Damon e Frances McDormand agenti di vendita di una grossa compagnia energetica, decisa a mettere le mani su un terreno con buone prospettive di trivellazione. La missione dei due agenti sarà, però, più difficile del previsto, perché dovranno fare i conti con l'ostilità della popolazione locale. Soderbergh si cimenta nuovamente con il thriller in Side Effects, con le star Channing Tatum, Jude Law, Catherine Zeta-Jones e Rooney Mara. Quest'ultima interpreta una donna dipendente dagli psicofarmaci che, a causa degli effetti collaterali delle pillole, precipita in una spirale di orrore che intrappolerà chi le sta vicino. L'iraniano Panahi, pur essendo agli arresti nel suo paese, ha eluso il divieto di dirigere ed è tornato dietro la macchina da presa per firmare, insieme con Kambuzia Partovi, Closed Curtain.

Sempre in concorso, vedremo Paradise: Hope, capitolo conclusivo della controversa e provocatoria trilogia dell'austriaco Ulrich Seidl, incentrata sui turbamenti sessuali e religiosi di tre donne della stessa famiglia. Qui la protagonista è l'adolescente Melanie, che trascorre le vacanze in un centro dietetico per ragazzi sovrappeso e si invaghisce di un medico che ha quarant'anni più di lei. Atteso anche Danis Tanovic con An Episode in the Life of an Iron Picker, che mette in scena il dramma di una donna incinta senza assicurazione sanitaria.
L'americano David Gordon Green presenta Prince Avalanche, visto al Sundance. Remake a stelle e strisce del film islandese Either Way, questa commedia on the road è incentrata sulla convivenza forzata tra due operai, costretti per lavoro a trascorrere l'estate lontani dalla città, in un paesaggio desolato e costellato di ostacoli. Made in Usa e passato dal Sundance pure The Necessary Death of Charlie Countryman di Fredrik Bond, in cui Shia LaBeouf si innamora di un'affascinante rumena contesa da un violento boss del crimine organizzato.
La Francia sarà rappresentata da Camille Claudel 1915 di Bruno Dumont, con Juliette Binoche che interpreta la scultrice ribelle che fu amante di Auguste Rodin e trascorse gli ultimi anni della propria vita in manicomio. Isabelle Huppert incarna una suora ne La religieuse di Guillaume Nicloux, che mette in scena la lotta per la libertà di una ragazza costretta a chiudersi in convento. Con Catherine Deneuve Elle s'en va di Emmanuelle Bercot, sulla crisi di una donna che si trova di fronte a un bivio esistenziale.

Grandi aspettative anche per i titoli fuori concorso, a cominciare dall'ultimo lavoro del presidente della giuria Wong Kar Wai, The Grandmasters, ispirato alla biografia di Ip Man, il maestro di arti marziali che allenò l'adolescente Bruce Lee. Circondato da un alone leggendario Dark Blood di George Sluizer, il film postumo con River Phoenix, il talentuoso attore, fratello di Joaquin, morto a soli 23 anni nel 1993 per overdose, proprio in una pausa dal set di questo film. Il regista, costretto ad abbandonare le riprese per la scomparsa dell'attore protagonista, è riuscito a terminare il film vent'anni dopo, impiegando foto, filmati di repertorio e una voce fuori campo, ma la famiglia Phoenix non ha concesso l'autorizzazione al progetto. L'americano Before Midnight è il capitolo conclusivo della romantica trilogia diretta da Richard Linklater, storia d'amore a orologeria che lega Ethan Hawke e Julie Delpy. Infine, spicca il cast di Night Train to Lisbon di Bille August, con Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Christopher Lee e Charlotte Rampling a interpretare la storia di un professore svizzero che fa un viaggio a Lisbona per seguire le tracce di una donna misteriosa e di uno scrittore che ha lottato contro il dittatore Salazar.

Mentre nella scorsa edizione Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani si era aggiudicato l'Orso d'oro, quest'anno per scorgere un titolo italiano bisogna andare alle sezioni Berlinale Special, dove c'è La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, e Forum, dove troviamo il documentario Materia oscura di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, ambientato nel Poligono Sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna dove, per oltre cinquant'anni, i governi di tutto il mondo hanno testato armi nuove e il governo italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari compromettendo inesorabilmente il territorio.

Panorama, la sezione dedicata al cinema indipendente, comprende 31 film provenienti da 23 paesi, con una forte presenza di titoli asiatici. Qui ci saranno anche Don Jon's Addiction, esordio alla regia dell'attore Joseph Gordon-Levitt, su un don Giovanni dei giorni nostri, e lo sperimentale Interior. Leather Bar, diretto da James Franco e Travis Mathews. Attesi anche il nuovo film del brasiliano Bruno Barreto, Reaching for the Moon Aka: The Art of Losing, e il francese Mes séances de lutte di Jacques Doillon, su una coppia in crisi.

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